Museo Revoltella - Galleria d'Arte Moderna

Museo Revoltella, Via Armando Diaz, Trieste, TS, Italia (0)

Museo Revoltella - Galleria d'Arte Moderna

Pasquale Revoltella nel 1853 affidò all’architetto Georg Heinrich Friedrich Hitzig (Berlino, 8 aprile 1811 – ivi, 11 ottobre 1881) la realizzazione del suo palazzo che avrebbe dovuto essere dimostrazione dello status sociale raggiunto e luogo di rappresentanza della propria persona e dei propri affari.
Il 23 febbraio 1859, con una sontuosa festa a cui parteciparono l’Arciduca Massimiliano d’Asburgo e Ferdinand de Lesseps, promotore ed esecutore del Canale di Suez, venne inaugurato il Palazzo, tra le entusiaste recensioni della stampa locale.
Il Barone Revoltella, nel suo testamento, previde che l'edificio fosse “ destinato e conservato con carattere di fondazione perpetua [...] che porti perennemente il nome Museo Revoltella e che sia giornalmente aperto sotto la disciplina di pubblico accesso" (Testamento di Pasquale Revoltella, Archivio del Civico Museo Revoltella).
La sua volontà è tutt’oggi rispettata e, nell’ultimo secolo, il museo è stato ampliato: venne acquistato dal direttore Venezian il vicino palazzo Brunner per ampliare gli spazi della collezione mentre, nel 1992, la direzione e gli uffici vennero ospitati nel limitrofo Palazzo Basevi.

Pasquale Revoltella, volendo assicurarsi che dopo la propria morte le collezioni divenissero pubbliche, redasse un testamento che prevedeva la donazione delle sue residenze, Villa e Palazzo Revoltella, al Comune. Tale documento, redatto il 13 ottobre 1866, prevedeva la costituzione di un museo che portasse il nome del Barone e fosse aperto al pubblico. Revoltella creò così un’innovativa fondazione che, con gli interessi maturati dal suo lascito, avrebbe dovuto acquistare opere d’arte contemporanea e formare i giovani secondo criteri aggiornati.
Alla sua morte, avvenuta nel 1869, Revoltella lasciò una collezione che contava circa 170 opere ma, già prima del 1872, tutto ciò che non era stato esplicitamente citato nel testamento venne smembrato e rimosso dall’edificio.
Il primo inventario della collezione venne eseguito nel 1870 e due anni dopo, nell’autunno 1872, nacque il museo, sotto la direzione di Augusto Tominz (Roma, 11 febbario 1818 - Trieste, 17 giugno 1883).
L’istituzione venne diretta da numerosi presidenti tra i quali si distinse il Barone Morpurgo, che avviò un importante fase di acquisti e implementò la collezione.
Il primo catalogo venne redatto nel 1893, mentre tra il 1898 e il 1908, sotto la presidenza di Felice Venezian, si operò la copertura del cortile e l’acquisto del limitrofo Palazzo Brunner, al fine di ampliare gli spazi dedicati alla collezione.
Ad un periodo di grande splendore sotto la direzione di Edgardo Sambo seguì, durante la seconda guerra mondiale, un parziale smantellamento del museo ad opera del Governo Militare Alleato. L’istituzione venne riaperta il 17 maggio 1946 in seguito al recupero di quasi tutte le opere.
Nel 1963 venne affidato al prestigioso architetto Carlo Scarpa il riallestimento e la progettazione degli spazi museali: i lavori procedettero molto a rilento e vennero conclusi solo tra il 1989 e il 1991 sotto la guida di un altro architetto, Franco Vattolo.
Il museo che visitiamo oggi è frutto del nuovo allestimento effettuato nel 1992 e del ripristino dell’appartamento privato di Pasquale Revoltella, attuato nel 1995.

Orari di apertura

Giorno Orario
Domenica 10:00 - 19:00
Lunedì 10:00 - 19:00
Martedì Closed
Mercoledì 10:00 - 19:00
Giovedì 10:00 - 19:00
Venerdì 10:00 - 19:00
Sabato 10:00 - 19:00

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