Ex Pescheria Centrale, oggi "Salone degli Incanti"

Salone degli Incanti, Riva Nazario Sauro, Trieste, TS, Italia (0)

Ex Pescheria Centrale, oggi "Salone degli Incanti"

Alla fine del primo decennio del Novecento emerse in ambito cittadino la necessità di realizzare una nuova struttura, moderna, pratica e funzionale, per la vendita del pesce al minuto e all’ingrosso. Così, nell’ambito di un intervento più vasto di ridefinizione delle Rive cittadine, si procedette prima alla preparazione del sito, sottratto al mare attraverso una complessa opera di palificazione e bonifica, quindi alla costruzione di un nuovo edificio.
Il progetto venne affidato all’ingegnere ed architetto Giorgio Polli, Capo sezione del Dipartimento edile dell’Ufficio tecnico del Comune di Trieste, autore tra le varie realizzazione anche del Palazzo del Monte di Pietà, ed i lavori iniziarono nel 1919.
Affinchè l'edificio si inserisse armoniosamente in una zona prettamente neoclassica della città, fu impiegato un modello basilicale a tre navate.
L’impianto ha dimensioni notevoli (100 metri di lunghezza e 44 di larghezza, con un’altezza di 26,5 metri) e presenta una netta distinzione tra le aree interne: l’ampio spazio centrale ad arcate ed illuminato da grandi finestrature per i commerci dotato di 140 banchi; la parte antistante, riconducibile ad un pronao e destinato al “salone degli incanti” per le aste dei prodotti ittici; infine, il campanile con orologio “convertito” a serbatoio a torre dell’acqua marina convogliata fino ai banchi di vendita.
Proprio da quest’ultimo elemento caratterizzante deriva la denominazione dialettale ironicamente assegnata a tale architettura, ovvero “Santa Maria del Guato” (il "guato" è un tipo di pesce poco pregiato).
La soluzione architettonica funzionalità (data dall’impiego di strutture in cemento armato in grado di liberare la pianta ed i prospetti) e decoro estetico di gusto quasi neoclassico, con pensiline metalliche, paraste ed elementi decorativi lapidei e in mattone a vista giustapposti tra serie di finestre in ferro verniciato, di forma rettangolare o ad arco.

Nel 1932 nel corpo laterale venne inaugurato il Civico Acquario Marino che si deve al professor Giuseppe Muller, allora Direttore del Museo di Storia Naturale con cinque vasche d’acqua di mare da tre tonnellata ciascuna, incrementate nel numero in pochissimo tempo per ospitare una vasta fauna di provenienza adriatica e tropicale.

La Pescheria, prima di essere trasformato nell’attuale Centro espositivo, ha ospitato in passato anche le riprese di alcune scene de “Il Padrino parte II” di Francis Ford Coppola: al suo interno, nell’ampio salone, venne infatti ricreato l’ambiente di sbarco degli emigranti europei a New York.

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