Castello d'Albertis - Museo delle Culture del Mondo

Corso Dogali, 18, Genova, GE, Italia (0)

Descrizione

Il Castello d'Albertis, dimora del capitano di mare Enrico Alberto d'Albertis (1846-1932), fu edificato tra il 1886 e il 1892 con la supervisione dell'architetto Alfredo d'Andrade. Eretto sulla collina di Monte Galletto, un’area per lungo tempo rimasta non edificata in quanto interessata dalla presenza delle cinte murarie del XIV e del XVI secolo, è di poco posteriore all’apertura della Circonvallazione a Monte. Il committente scelse di edificare la propria dimora in stile eclettico, con un chiaro richiamo allo stile neomedievale così in voga in quegli anni e con evidenti citazioni di monumenti genovesi antichi come Torre Embriaci e Palazzo San Giorgio, ma arricchito anche di rimandi esotici. Il parco circostante, cintato da mura merlate e popolato di un ponte levatoio, garritte e laghetti, grotte artificiali, passaggi segreti, finte rovine e specie botaniche esotiche, offre un panorama mozzafiato sulla città. Il D’Albertis, viaggiatore, scrittore, spirito avventuroso, viaggiò solcando dapprima il Mediterraneo e l’Atlantico, per seguire la rotta di Colombo fino a San Salvador. Nel 1879 fondò il primo Yacht Club Italiano e collaborò per lungo tempo con il Marchese Giacomo Doria, fondatore del Museo di Storia Naturale cittadino, eseguendo durante i suoi viaggi analisi dei mari, dei pesci e delle piante in cui s’imbatté. Compì tre giri del mondo e il periplo dell’Africa, utilizzando i più svariati mezzi di trasporto, dalla nave al cavallo, dal treno al cammello, dalle barche a vela agli idrovolanti. Alla sua morte (1932) d'Albertis donò il castello e le sue collezioni al Comune di Genova, ricca di reperti archeologici, etnografici e marinareschi raccolti in tutto il mondo durante i suoi viaggi. Il Museo delle Culture del Mondo, moderno e interattivo nei percorsi e nell’allestimento, intende offrire occasioni di scambio, conoscenza e dialogo tra le popolazioni del mondo e porsi come centro propulsore di iniziative mirate all’inclusione sociale e alla partecipazione delle comunità locali e internazionali. Il modo più comodo per raggiungere il castello-museo è l'ascensore Castello d'Albertis-Montegalletto, gestito dall’azienda di trasporto pubblico AMT, con partenza da Via Balbi.

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