Palazzo Martinengo Colleoni
Sulla facciata principale del palazzo, che dà su Corso Cavour, fa mostra di sé uno stemma recante l'aquila, emblema dei conti Martinengo, i “coliones” simbolo dei Colleoni di Malpaga e due morsi di cavallo, emblema personale del celebre condottiero Bartolomeo Colleoni. Tre delle sue figlie sposarono i rampolli della famiglia Martinengo ereditando così le proprietà del capitano di ventura e trasferendo la loro residenza nel luogo attualmente occupato da questo palazzo nel 1534.
L'edificio, così come è visibile oggi, fu progettato dall'architetto bolognese Alfonso Torreggiani e realizzato nel corso del Settecento per volere di Estore IV Martinengo-Colleoni. Morendo senza eredi l'ultimo rappresentante della famiglia, il palazzo divenne prima sede bancaria e poi del Tribunale e della Pretura di Brescia dal 1927.
L'edificio si sviluppa intorno a un cortile trapezoidale interno. Uno scalone monumentale, alle cui pareti sono affrescati Ercole e Giove con l'aquila, conduce alla galleria monumentale al primo piano destinata nei secoli all'esposizione della ricca collezione di quadri ed opere d'arte della famiglia.
Dalla galleria si accede a numerose stanze, tra cui il salone di rappresentanza con pregevoli stucchi alle pareti e sul soffitto, che conservano una buona parte degli affreschi originali. Soprattutto quelle al pianterreno sono state frazionate per ricavarne diversi uffici nel corso del XX secolo.
In occasione dell'apertura dell'Esposizione Universale di Milano nel 2015, il palazzo ha subito una serie di interventi di pulizia e riordino per diventare sede di “Brend” (Brescia Nuove Direzioni), ovvero del FuoriExpo bresciano e poi di numerose altre iniziative. Da poco vi è stato aperto il Ma.Co.f - Centro della fotografia italiana, museo che espone una collezione di 240 fotografie originali dei principali fotografi italiani del secolo scorso.
