Storia
Dal I secolo d.C. quest’area suburbana ospitava il Circo di Nerone e una vasta necropoli, dove venne sepolto anche l’apostolo Pietro dopo il martirio (64-67 d.C.) Proprio per questa ragione nel IV secolo l’imperatore Costantino volle costruire su questo luogo la prima basilica dedicata a San Pietro, disponendo la pianta in modo che l’altare maggiore coincidesse con la tomba santa. Molto deteriorata dal passare dei secoli, Niccolo' V, su suggerimento di Leon Battista Alberti, decide il rifacimento dell’intero edificio, ma i lavori iniziano solo 50 anni dopo. Nel 1506 Giulio II chiama il celebre architetto Donato Bramante per disegnare la nuova chiesa, da questo momento in poi si succedono molti valenti artisti (Raffaello, Baldassarre Peruzzi, Antonio da Sangallo il Giovane) e proposte, che variano di volta in volta il progetto per la Basilica. Il cantiere subisce un’accelerazione sotto la guida di Michelangelo che realizza l’edificio fino al tamburo della cupola, successivamente completata, sia pur con delle leggere modifiche, da Giacomo Della Porta e Domenico Fontana. L’ultimo architetto chiamato nella Fabbrica di San Pietro e’ stato Carlo Maderno, incaricato da papa Paolo V di realizzare la facciata classicheggiante (1607-14), su cui si staglia la Loggia delle Benedizioni usata per la proclamazione del nuovo pontefice e le cerimonie solenni.
Decorazione
La visita comincia sotto il portico dove sono ospitate le statue equestri di Costantino, realizzata da Gian Lorenzo Bernini (1670) e su cui si aprono le porte di accesso alla Basilica. Quella centrale e’ la Porta Santa, aperta solo negli anni giubilari, decorata con le storie del Vecchio e Nuovo Testamento, in bronzo, dal Filarete (1439-45). Attraverso la Porta dei Sacramenti realizzata da Venanzo Crocetti nel XX secolo, si accede al tempio della cristianita’, caratterizzato dalla grandezza degli spazi e dalla sontuosa decorazione. Al centro della Basilica, sotto l’altissima cupola, si erge il meraviglioso Baldacchino eseguito in bronzo da Bernini per Urbano VIII, in linea con la tomba di San Pietro e circondato dalle statue con le reliquie piu’ sacre. Sotto il baldacchino si trova l’altare maggiore, su cui puo’ celebrare la messa solo il Pontefice. Tra i capolavori conservati nelle navate sono da notare: la celebre Pieta’, opera giovanile di Michelangelo (1498-99) e l’unica che reca la sua firma, la statua bronzea di san Pietro del XIII secolo eseguita da Arnolfo di Cambio, cui i pellegrini accarezzano il piede ormai liscio e lucido, e la Gloria della Cattedra di San Pietro, anch’essa opera di Bernini (1656-65) nell’abside. La decorazione pittorica della cupola e’opera di Giuseppe Cesari detto il Cavalier d’Arpino, mentre nelle cappelle si susseguono stucchi e pale d’altare dei piu’ grandi artisti del XVI e XVII secolo.
