Collezione
L’inizio della collezione si deve al mecenatismo di papa Giulio II, che raccoglie nei cortili dei palazzi pontifici, dal XVI secolo, meravigliose statue antiche. Le raccolte vaticane diventano nei secoli il piu’ ricco e consistente museo esistente, ospitato in uno scrigno prezioso e unico. I settori dei Musei vaticani sono moltissimi e si sono costituiti progressivamente nel tempo: le acquisizioni risultano ininterrotte dal ‘500 al ‘900, ma solo nel XVIII secolo inizieranno ad essere organizzate scientificamente e conservate in appositi edifici accessibili al pubblico. Le Gallerie e i Musei vaticani, dunque, nascono con Clemente XIV e Pio VI nella seconda meta’ del ‘700, con il nome di Museo Pio-Clementino; Pio VII amplia la raccolta di antichita’ classiche, inaugurando il Braccio Nuovo e il Museo Chiaramonti; diversamente Gregorio XVI costituisce il Museo Gregoriano Etrusco (1837), due anni dopo anche quello Egizio (1839) e in Laterano installa il Museo Profano Lateranense (1844), con pezzi di eta’ romana. Pio IX arricchisce il museo del Laterano con sculture classiche cristiane, creando il Museo Pio Cristiano (1854); sul finire del XIX secolo Pio X vi aggiunge il Lapidario Ebraico, con 137 iscrizioni provenienti dal cimitero ebraico della Via Portuense. Nel XX secolo Pio XI costituisce la Pinacoteca Vaticana e il Museo Missionario-Etnologico, successivamente Giovanni XXIII decide di radunare tutte la raccolte nei palazzi vaticani, mentre Paolo VI si occupa dell’acquisizione della collezione d’arte religiosa moderna e contemporanea (1973) allestita nelle dell’Appartamento Borgia. Grazie alla particolare confermazione dei Musei Vaticani si passa dalla visita di una collezione all’altra transitando in splendidi cortili, scale, corridoi e gallerie tutti preziosamente decorati.