Descrizione
Per la sua elevata posizione, strategica e salubre, il colle ospita nuclei residenziali ed edifici di culto, come il tempio della Dea Salute e del Dio Quirino, gia’ dal IV secolo a.C. Bisogna attendere il XVI secolo, pero’, per vedere la costruzione del nucleo originario del palazzo, commissionato da papa Gregorio XIII a Ottavio Mascarino (1578-85).
Il successore, papa Sisto V, trasforma definitivamente il fabbricato in residenza estiva pontificia con l’intervento di Domenico Fontana e sistema la piazza antistante ponendovi la fontana dei Dioscuri. Flaminio Ponzio e Carlo Maderno, infine, conferiscono all’edificio l’aspetto odierno per volere di Paolo V Borghese. Al papa Barberini, Urbano VIII, si deve l’ornamento degli splendidi giardini; mentre il senese Alessandro VII si occupa della decorazione interna delle sale di rappresentanza, chiamando Pietro da Cortona e la sua bottega. Gli ultimi interventi architettonici risalgono al ‘700, quando Ferdinando Fuga realizza le Scuderie dirimpetto al palazzo, la cosiddetta ‘Manica Lunga’ su via del Quirinale e la Coffee House nei giardini. In previsione dell’arrivo, mai avvenuto, di Napoleone viene aggiunta la decorazione neoclassica; nel XIX secolo, in seguito agli avvenimenti delle Repubblica Romana (1848-49), Pio IX abbandona definitivamente il palazzo spogliandolo di tutti i suoi arredi. Alla proclamazione di Roma Capitale (1870) il re e tutta la corte sabauda giungono in citta’ e per decorare il palazzo fanno arrivare suppellettili e opere d’arte da tutte le proprieta’ regie. La sfarzosa dimora infine, con il referendum del 1946, passa alla Repubblica italiana e diventa la residenza della piu’ alta carica dello Stato.