Foro Romano

Foro Romano, Roma, RM, Italia (4)

Descrizione

La valle del Foro posta tra le pendici del Palatino, del Campidoglio e del Quirinale, e’ stata scavata dai piccoli corsi d’acqua che si gettano nel Tevere conferendole carattere paludoso. Adibita a necropoli degli abitati posti sulle colline circostanti dal X secolo a.C., grazie alla costruzione della Cloaca Maxima, da parte del re Tarquinio Prisco, l’area viene bonificata e diventa il cuore della vita cittadina in epoca regia (VII-VI secolo a.C.) e repubblicana (V-I secolo a.C.).
Lungo la Via Sacra sorgono, dunque, gli edifici piu’ importanti e significativi per la vita pubblica civile e religiosa, attualmente racchiusi tra gli archi di trionfo di Settimio Severo a ovest e di Tito a est. Ai piedi dell’arce capitolina si concentra l’attivita’ politica e giudiziaria testimoniata da edifici quali la Curia, il Tabularium, il Tempio di Saturno con funzione di Zecca, le Basiliche Fulvia-Emilia, Sempronia, Iulia deputate all’amministrazione della giustizia; nella zona centrale del Foro trovano posto gli edifici sacri come il Tempio e la casa delle Vestali, il Tempio di Castore e Polluce e il santuario di Giuturna; diversamente nella zona orientale della valle, si trovano prevalentemente edifici realizzati in epoca imperiale, quali il Tempio di Antonino e Faustina, il cosiddetto Tempio di Romolo, il Tempio di Venere e Roma e la Basilica di Massenzio.
Caduto in stato di abbandono dopo la tarda eta’ imperiale (IV secolo d.C.), il Foro ospita nel medioevo alcune povere abitazioni e va progressivamente interrandosi a causa dell’intasamento della rete fognaria, divenendo terreno da pascolo, il Campo Vaccino. Tra il XVI e il XVII secolo viene riscoperto una prima volta, studiato dagli artisti e sfruttato come cava di materiali pregiati, precipitando nuovamente nell’oblio fino al XIX. I primi scavi e studi sistematici sono iniziati solo nell’ ‘800 durante l’occupazione napoleonica, hanno ricevuto un grande impulso a cavallo tra il XIX e il XX secolo e proseguono in epoca odierna.

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