Collezione
La collezione di scultura antica del barone Barracco e’ piccola, ma molto preziosa. Giovanni Barracco, sviluppa l’interesse per l’archeologia, soprattutto per la scultura antica, fin da ragazzo. Successivamente, scoprendo a Torino le collezione regie di arte egizia e del Vicino Oriente, comprende che per conoscere a fondo l’arte classica non si puo’ prescindere dallo studio delle epoche immediatamente precedenti. Quindi giunto a Roma, a contatto con il fervido mercato antiquario e grazie ai consigli degli archeologi Pollak e Helbig, arrichisce la sua raccolta. L’intento, perfettamente riuscito, di Barracco e’ di costituire un piccolo museo di scultura antica comparata: opere egizie, assire, cipriote, etrusche, greche e altomedievali messe a confronto per illustrarne l’evoluzione, secondo lo spirito positivista del XIX secolo. Nel 1902 dona la raccolta allo stato, che viene trasferita negli spazi attuali solo dal 1948.
Palazzo
La raccolta del barone Barracco e’ ospitata nel Palazzo Le Roy, cosiddetto ‘Farnesina ai Baullari’ per i gigli araldici disseminati nelle decorazioni. L’edificio e’ stato construito nel XVI secolo (1520-23) per Thomas le Roy, prelato bretone della corte di Carlo VIII, attivo a Roma fino al pontificato di Clemente VII. Nel XVII secolo l’immobile passa alla famiglia Silvestri, che lo vende al comune nel 1885. In occasione dell’apertura di Corso Vittorio Emanuele (1886-1900) il palazzo subisce un notevole ridimensionamento e la facciata prospiciente piazza di San Pantaleo viene rifatta in stile rinascimentale da Enrico Guy. Infine, nell’ambito di tali lavori e’ stata ritrovata una domus del III-IV secolo d.C. con decorazioni ad affresco.