Descrizione
Il Battistero di San Giovanni è una delle più antiche chiese di Firenze, posto di fronte alla Cattedrale di Santa Maria del Fiore. A pianta ottagonale, interamente rivestito di lastre di marmo bianco e verde di Prato, il Battistero è coperto da una cupola ad otto spicchi poggiante sulle pareti perimetrali, mascherata all'esterno dall'elevazione delle pareti sopra l'arcata del secondo livello e da un tetto a piramide schiacciata. La datazione dell’edificio è incerta: i fiorentini del Medioevo credevano che il Battistero fosse un edificio antico, risalente al periodo romano della città; un tempio pagano trasformato in chiesa. Il monumento che vediamo oggi è il frutto dell'ampliamento di un primitivo Battistero, risalente al IV-V secolo. Entrando nell’edificio, la prima cosa che cattura l’attenzione è il prezioso mosaico della cupola, una delle più grandi al mondo per l’epoca ad esser decorata con questa tecnica. Si dice che Dante si sia ispirato a questi mosaici per scrivere la Divina Commedia. Di patronato della ricca Arte di Calimala, il Battistero venne impreziosito anche da tre bellissime porte bronzee: la più antica è la Porta Sud realizzata tra il 1330 e il 1336 dallo scultore Andrea Pisano. Essa mostra nei venti scomparti superiori gli episodi della vita del Battista e nei restanti otto, le Virtù cristiane. La Porta Nord, del Ghiberti, fu la seconda ad essere realizzata e rappresenta nelle venti formelle superiori scene del Nuovo Testamento e nelle otto formelle inferiori gli Evangelisti e i quattro Padri della Chiesa. Infine la porta est, detta da Michelangelo la Porta del Paradiso, il capolavoro oramai pienamente rinascimentale del Ghiberti e dei suoi aiuti, tra cui Luca della Robbia. Da ricordare che dentro il Battistero originariamente trovavano collocazione anche altre grandiose opere d’arte, come la Maddalena di Donatello o l’Altare d’argento, oggi visibili al Museo dell'Opera del Duomo per ragioni conservative.