Descrizione
Costruita tra il 13 e il 9 a.C., doveva celebrare la pace dopo le campagne di Ottaviano Augusto in Gallia e in Spagna: l’Ara Pacis si configura, quindi, come una delle opere piu’ significative del programma politico e ideologico augusteo.
Si compone di un recinto rettangolare, che reca nel registro superiore la processione per il voto dell’ara, con il ritratto della famiglia imperiale, sui lati corti scene allegoriche sul mito della fondazione della citta’ e la Dea Roma; il registro inferiore ha una raffinata decorazione a girali vegetali. All’interno si trova l’altare vero e proprio decorato con bucrani e corone.
A causa dell’esondazioni del Tevere, l’area viene presto ricoperta di fango e per circa un millennio si perde traccia e memoria dell’ara. E’ stata riscoperta solo dal XVI secolo, ma i primi scavi sistematici risalgono all’epoca fascista, quando viene ricostruita e ricoverata in una teca in occasione dei festeggiamenti per il bimillenario della nascita di Augusto (1937-38). Ritenuta non idonea alla conservazione, la teca novecentesca e’ stata sostituita dalla nuova copertura eseguita da Richard Meier nel 2005. Sulla facciata del basamento lungo via di Ripetta e’ riprodotto il testo del Res Gestae Divi Augusti, che narra la carriera politica del primo imperatore di Roma.