Descrizione
Scoperta casualmente nel 1917, la basilica resta ancora un enigma nella storia dell'archeologia romana. Con un impianto decorativo alternante stucchi bianchi e policromi, il sito si compone di tre ambienti: un corridoio d'accesso, un piccolo ambiente d'ingresso e la basilica vera e propria. Per i temi rappresentati sulle pareti (soggetti greco-romani e oggetti utilizzati per i rituali religiosi), il luogo venne da subito identificato come il tempio di una setta neopitagorica, molto diffuse nell'Impero Romano fino al II secolo d.C.In seguito ai recenti restauri, tuttavia, sembra più verosimile identificare il sito con quello di una sepoltura nobiliare, legata al nome della famiglia Statili Tauri ed edificata in due fasi successive: in età augustea e in età neroniana.