Descrizione
L'area che ospita il roseto è nota fin dalla fine del Seicento come “l'oro degli ebrei”, che a quest’epoca ricevono in questo luogo la sepoltura. Con il trasferimento del cimitero ebraico al Verano, nel 1934, la zona cade in uno stato di abbandono, fin quando nel 1950 viene scelta come luogo per la ricostruzione del roseto comunale, andato distrutto nel corso della seconda guerra mondiale. Sono circa 1100 le specie di rose che vi sono conservate, provieni da tutto il mondo. Un ruolo di primo piano lo ha avuto e’ da riconoscere alla contessa Mary Gailey Senni, sostenitrice del roseto e fondatrice del Premio Roma, che ogni maggio si celebra negli spazi del giardino.