Chiesa di San Severo al Pendino

Via Duomo, 286, Napoli, NA, Italia (0)

Storia

La chiesa venne fondata nel 1448 con l'attiguo ospedale da Pietro Caracciolo, abate della vicina chiesa di San Giorgio Maggiore; il nome originario fu quello di Santa Maria a Selice.
Nel 1550 fu concessa ai Domenicani che nel 1587 acquistarono il vicino Palazzo Como per utilizzarlo come convento. Tra il 1599 e il 1620 la chiesa venne demolita e ricostruita su progetto di Giovan Giacomo Di Conforto, che diede all'edificio un aspetto tardo manierista. In seguito, venne rimaneggiata nella prima metà del XVIII secolo in stile barocco. Nel 1818 la struttura venne utilizzata come prima sede dell'Archivio di Stato, poi, con il ritorno dei religiosi, il complesso venne rifatto nel 1845 da Filippo Botta; tuttavia, nel 1863 i religiosi vennero soppressi e dopo dieci anni la parte posteriore dell'edificio fu riutilizzata come Ritiro dell'Ecce Homo.
Con i lavori di via Duomo la chiesa venne privata della facciata barocca e delle prime due cappelle, diminuendo la lunghezza della navata e sostituendo la facciata con una più semplice in stile neorinascimentale. Durante la seconda guerra mondiale venne utilizzata come rifugio antiaereo, mentre venne danneggiata dal terremoto del 1980.
Dopo cinquant'anni dalla fine della guerra, la chiesa è stata riportata alla sua architettura originaria ma ha comunque perso la propria funzione di luogo di culto; è stata infatti sconsacrata ed è adibita periodicamente per mostre e convegni di vario genere.

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