Descrizione
Secondo tradizione il nome più antico dell'altura meridionale chiamata Campidoglio era quello di Mons Tarpeius. La denominazione trae origine dall'episodio (narrato da Livio) del tradimento della romana Tarpeia e del padre Spurio Tarpeio che avrebbe aperto le porte della rocca agli invasori Sabini durante la guerra romano-sabina. Dopo la tragica fine di Spurio e della figlia (l'uno gettato dalla rocca, l'altra sepolta sotto gli scudi dei vincitori), il nome rimase a indicare l'estremità più meridionale del colle (rupes Tarpeia): la rupe dalla quale venivano gettati traditori e condannati a morte. Le esplorazioni archeologiche nella sottostante area sacra dedicata alla Mater Matuta e alla Fortuna (nota come area sacra di S. Omobono) hanno riportato alla luce una gran quantità di materiale crollato dal colle appartenente a vari edifici. Secondo altri studiosi, la rupe Tarpea sarebbe da individuare nella parte nord-orientale al di sopra del Carcere Tullianum. L' Area archeologica di Monte Caprino, si trova tra Via di Monte Caprino, va da Piazza della Consolazione a Via del Teatro Marcello e al Vico Jugario, fa parte del Rione X Campitelli. Il nome Monte Caprino, risale al Medioevo, facendo riferimento alla zona del Campidoglio dove pascolavano capre e pecore. In questa zona c'è una area archeologica chiamata: area archeologica di Monte Caprino. Gli archi di questa struttura erano di un antico porticato, che apparteneva agli impianti commerciali del mercato degli erbaggi dell'antica Roma: il Foro Olitorio che era presso il Vicus Jugarius e la Via della Consolazione. Percorrendo la scalinata è possibile notare all’interno del parco ad essa adiacente, il monumento bronzeo in onore di Cola di Rienzo realizzato da Gaetano Masini, posizionato su un basamento costituito da diversi elementi epigrafici e scultorei opera, invece, di Francesco Azzurri: la pubblica apertura del giardino si ebbe il 20 settembre del 1887.