Parco
Il parco della villa incarna le evoluzioni estetiche nell'architettura del paesaggio dal XVIII secolo in poi. Antica vigna di appartenenza della famiglia Colonna, l'area viene acquistata dal marchese Giovanni Torlonia nel 1797, che decide di trasformare la residenza campagnola in dimora patrizia. Il primo architetto ad intervenire è quindi Giuseppe Valadier, che con progetta un giardino lineare, di impianto classico, con viali di lecci piantati lungo i sentieri. Negli anni trenta dell'Ottocento, poi, il gusto scenografico di Alessandro Torlonia stravolgerà il parco, rendendolo, per mano dell'architetto Jeppetti, un esotico esempio curvilineo di giardino all'inglese. L'ultima trasformazione consistente si attuò durante il sfondo conflitto mondiale, quando il parco, come altri analoghi in città, venne trasformato in orto di guerra. Divenuta in seguito patrimonio dello stato, la villa venne aperta al pubblico nel 1978.