Descrizione
Il marchese Giovanni Torlonia, acquistata la villa Colonna sulla Nomentana, incarica Giuseppe Valadier di trasformarla in uno splendido palazzo principesco. Questi vi labora tra il 1802 e il 1806, restaurando il casino originario e ampliandolo con porticati ed ariose terrazze; capolavoro del palazzo diventano così la sala da ballo, illuminata da un lucernario e specchi a parete e il salone, decorato con dipinti Domenico del Frate e dieci bassorilievi di Antonio Canova. Fu Alessandro Torlonia, poi, a incaricare Giovanni Battista Caretti di rendere il casino ancor più sfarzoso nelle architetture esterne quanto nelle decorazioni interne: a lui si deve l'aggiunta in facciata del pronao con loggia, chiusa da un fintone triangolare con bassorilievi. Gli interni, ancora, furono decorati con eclettica eleganza, dando all'intero casino il ruolo di rappresentanza voluto dai Torlonia. Dal piano terra, ancora oggi, si accede ai locali seminterrati divenuti noti come bunker creati in tempo di guerra per la famiglia Mussolini, lì residente dal 1925 al 1943.