Collezione
Il museo nasce con l'intento di documentare la storia della città dal Medioevo al XX secolo, lasciando traccia delle trasformazioni urbanistiche, sociali e politiche della città eterna. Da soglio di Pietro, a fulcro del cattolicesimo, a capitale d'Italia Roma è la protagonista della collezione, articolata in due bracci principali: la città papale e la città delle grandi famiglie nobiliari.
Sede
Nato per volontà di Papa Pio vi Braschi, il Palazzo nasce in luogo dell'antica residenza Orsini. Sito nel centro nevralgico della Roma rinascimentale e barocca, il palazzo,commissionato dal papa all'architetto Cosimo Morelli, doveva essere dono nuziale per il nipote Luigi Braschi Onesti, sposo nel 1781 della nobildonna Costanza Falconieri. Secondo il progetto originario, il palazzo doveva rappresentare la grandezza e lo sfarzo della famiglia Braschi: materiali di riutilizzo delle zone archeologiche, collezioni d'arte di altissimo pregio, fregi e stucchi classicheggianti dovevano essere prova della assolutismo pontificio, degno per diritto divino al potere temporale. Interrotti i lavori durante l'occupazione francese di Roma (1798), ai primi dell'Ottocento si erano completati solo lo scalone nobile e la cappella al primo piano, opera di Giuseppe Valadier. Alla morte del Braschi Onesti (1816), le decorazioni dello stabile non vengono ultimate, e il palazzo resta in uno stato di abbandono fino a quando non viene venduto allo Stato Italiano nel 1871. Dal 1952 e’ la sede del museo di Roma.
