Descrizione
Sobria ed elegante la chiesa si affaccia su uno dei panorami piu’ suggestivi di Roma. Siamo, infatti, sul monte gianicolo Gianicolo e deve il suo nome all’antico appellativo dell’altura come “Mons aureus”, dove si riteneva fosse stato crocefisso l’apostolo Pietro. Il complesso viene retto da diversi ordini monastici, ma dal XVI e’ affidata ai frati francescani Amadeiti e, per volere da Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia, riceve l’attuale fisionomia dal 1481, che rinnova l’originario nucleo medievale. Pesantemente danneggiata dai cannoneggiamenti della battaglia per la difesa della Repubblica Romana del 1849, l’edifico viene priam saccheggiato e poi adibito a ospedale. Dal 1876 e’ stato ceduto alla Spagna, l’attuale proprietaria, che ha installato nel convento la Reale Accademia di Spagna.
Tra i capolavori racchiusi nella chiesa sono da ricordare la “Flagellazione di Cristo” di Sebastiano del Piombo, eseguita nel 1518 per la Cappella Bolgherini, la “Madonna della Lettera” del Pomarancio e la cappella Raimondi, mirabile artificio seicentesco di Gian Lorenzo Bernini. Sull’altare maggiore fino al XIX secolo si trovava la “Trasfigurazione” di Raffaello, ora sostituita da una copia della Crocifissione di San Pietro di Guido Reni.