Descrizione
Sorto nel 1935 per ripercorrere la storia dell'arcidiocesi di Salerno- Campagna-Acerno, il Museo Diocesano trova nel 1980 la sua attuale collocazione nell'ex seminario arcivescovile, che fu in precedenza l'ultima sede della Scuola Medica Salernitana, soppressa nel 1811.
Sono conservate opere del Cinquecento (Andrea Sabatini, Giovanni Bernerdo Lama), del Seicento (Luca Giordano, Jusepe de Ribera, Andrea Vaccaro, Massimo Stanzione) e del Settecento (Francesco Solimena, Michele Ricciardi). Interessanti gli argenti, la Croce gemmata di Roberto il Guiscardo (XI sec.), il sigillo di Romualdo II (XII sec.), i codici miniati del XIII e XIV sec. ed i manufatti provenienti dalla sagrestia del vicino Duomo.
Preziosissimo è il ciclo degli Avori (c.d. Avori Salernitani), conosciuto anche come "Paliotto Salernitano": 67 tavolette del XII sec. raffiguranti scene del Vecchio e Nuovo Testamento provenienti dal Duomo. La tecnica è quella dell'incisione, le maestranze che li realizzarono furono nordeuropee, arabe e bizantine. Il ciclo non è completo, una tavoletta si trova al Louvre di Parigi, un'altra al Metropolitan Museum di New York, ma anche al Victoria and Albert Museum di Londra, ai Musei statali di Berlino, all'Ermitage di San Pietroburgo e al Museo di Belle Arti di Budapest.
In tre casseforti, inoltre, è custodito il rotolo pergamenaceo dell'Exultet, con miniature del XIII sec, lungo m 8,20 e largo cm 40.