Descrizione
La Torre dell'Orologio rappresenta il simbolo della città di Avellino, è alta circa 36 metri ed è caratterizzata da un basamento a bugne riquadre. In origine presentava due piani, con quello più elevato aperto, successivamente venne aggiunto un terzo livello dotato di un orologio a campane e di una "diana" che suonava a martello in caso di pericolo.
Sebbene ci sia una disputa ancora aperta in merito alla sua edificazione, si ritiene generalmente che la Torre fu realizzata intorno al 1650 per volontà del principe Francesco Marino Caracciolo, il quale voleva una struttura che rappresentasse l'idea della nuova città ridisegnata dalla famiglia Caracciolo e affidò il progetto a Cosimo Fanzago, celebre scultore ed architetto dell'epoca, il quale si avvalse a sua volta della collaborazione di un noto collega: Giovan Battista Nauclerio.
Anche la Torre dell'Orologio ha vissuto le conseguenze dei vari terremoti successivi alla sua costruzione, in particolare nel XVII e XVIII secolo, a seguito dei quali fu restaurata nel 1782 impiegando danaro pubblico stando a quanto recita una lapide, dove si leggono i nomi del Sindaco, Pietro Rossi, e dell'Architetto, Luigi Maria de Conciliis Conciliis.
La Torre crollò quasi interamente a seguito del terremoto del 23 novembre 1980, il che rese necessaria una ricostruzione con alcuni elementi originali.