Descrizione
La Scuola Medica Salernitana ha rappresentato la più antica ed importante istituzione medica d'Europa, antesignana delle moderne università.
Fondata nel IX-X sec., attraverso lo studio delle fonti della medicina classica e di quella araba ed ebraica, definì quel sapere scientifico che poneva al centro della filosofia l'uomo con la sua salute, le sue regole e la sua armonia con la natura. Le basi teoriche erano costituite dal sistema degli umori elaborato da Ippocrate e Galeno, tuttavia il vero e proprio bagaglio scientifico era costituito dall'esperienza maturata nella quotidiana attività medica praticata ed insegnata da monaci e da laici.
« Se ti mancano i medici, siano per te medici queste tre cose: l'animo lieto, la quiete e la moderata dieta », recita la regola aurea della Scuola.
La leggenda vuole che in una notte burrascosa, trovassero riparo sotto gli archi dell'acquedotto medievale di Salerno quattro viandanti: il greco Ponto, il latino Salerno, l'ebreo Elino e l'arabo Adela. Questi, feriti e malmessi, presero a curarsi l'un l'altro, ciascuno secondo i propri metodi. Decisero, quindi, di formare un sodalizio e creare una scuola medica.
Ben presto la fama della Scuola Medica Salernitana si diffuse in tutto il mondo antico, il massimo del suo splendore lo raggiunse tra il X e il XIII sec. Nel 1231 l'autorità della scuola veniva sancita dall'imperatore Federico II: nella sua Costituzione di Melfi si stabiliva che l'attività di medico poteva essere svolta solo da dottori in possesso di diploma rilasciato dalla Scuola Medica Salernitana. Nel 1280 Carlo II d'Angiò approvò il primo statuto in cui la Scuola veniva riconosciuta come Studium generale in medicina. Con la nascita dell'Università di Napoli, la Scuola cominciò a perdere via via importanza e il suo declino coincise con il proliferare delle università.
Il 29 novembre 1811, la Scuola fu soppressa da Gioacchino Murat in occasione della riorganizzazione dell'istruzione pubblica nel Regno di Napoli.
Il Museo Virtuale, inaugurato alla fine del 2009, ha sede negli spazi restaurati della Chiesa di San Gregorio e costituisce un teatro virtuale attraverso cui il visitatore è invitato a porre domande, secondo l'antico metodo didattico delle quaestiones, per essere informato sulle concezioni filosofiche e scientifiche, sui riferimenti culturali e sulle metodologie diagnostiche e terapeutiche della Scuola. L'allestimento interattivo è completato da un ipermedia (data base in continuo divenire) che consente al visitatore di approfondire le tematiche esposte e di avvalersi di un'ampia raccolta di documenti e della bibliografia della Scuola