Ghirlandina

Ghirlandina, Piazza della Torre, Modena, MO, Italia (5)

Il simbolo della città

Con i suoi 86,12 metri di altezza la Ghirlandina è il simbolo indiscusso della città geminiana.
Dal 1997 insieme al Duomo e a Piazza Grande è stata dichiarata dall'UNESCO sito Patrimonio dell'Umanità.

Storia

Non esiste documentazione storica relativa all'anno di avvio dei lavori di erezione. Entro il 1160 circa, si scavarono le fondamenta. Tra il 1167 e il 1184, dopo una breve pausa a causa dell’assestamento del cantiere, la costruzione arrivò al quinto piano sormontato da quattro torrette angolari. Nel 1261 venne costruito il sesto piano, inglobando le torrette. Nel 1319 la torre venne terminata con la cuspide ottogonale, squisitamente gotica e in origine ornata da numerose guglie, su disegno di Enrico o Arrigo da Campione, uno dei tanti "Maestri campionesi" che tra Duecento e Quattrocento aggiornarono lo stile della cattedrale al nuovo gusto gotico.

Esterno

La Ghirlandina presenta esternamente un ricco apparato scultoreo. Cornici aggettanti sottolineate da una serie di arcatelle pensili con capitelli figurati marcano, infatti, ogni pseudopiano.
Il primo cornicione presenta su ogni lato diciotto protomi che raffigurano soggetti antropomorfi, zoomorfi, fantastici e vegetali.
I soggetti rappresentati provengono dall’immaginario medievale testimoniato da testi quali il Liber monstrorum: un centauro sagittario, un animale fantastico con la coda di pesce, la tipica sirena con la doppia coda e Sansone che spalanca le fauci del leone.
Le dodici protomi poste su ogni lato della seconda cornice sono state per la maggior parte sostituite con mensole di natura geometrica in occasione di restauri successivi.
La più interessante è tuttavia la terza cornice marcapiano, sia per stile che per iconografia, nonché per l’evidente rapporto con le sculture che ornano il pontile della Cattedrale, quali, ad esempio, il capitello di David collocato nella cosiddetta Stanza dei Torresani o a quella della Porta della Pescheria della Cattedrale che presenta una precoce raffigurazione del ciclo arturiano.

Interno

La Ghirlandina fu costruita come campanile della Cattedrale. Ciononostante la torre ha rivestito fin dalle sue origini un’importante funzione civica, scandendo con le sue campane i tempi della vita della città.
Le sue possenti mura custodivano la cosiddetta “Sacrestia” del Comune, dove erano conservati i forzieri, gli atti pubblici e oggetti di alto valore simbolico come la celebre trecentesca “Secchia rapita”, ora esposta in copia. Questo vile e supremo oggetto di contesa tra modenesi e bolognesi nell’infuriare della storica battaglia di Zappolino del 1325, è stato reso celebre dall’omonimo poema eroicomico di Alessandro Tassoni. L'originale è ora custodito nel Palazzo Comunale.

Curiosità

- L'etimologia del nome è controversa. Una tradizione la ricollega alle ghirlande che la caratterizzano, ossia le due balaustre della parte ottagonale, mentre un'altra versione fa riferimento alla Giralda di Siviglia, la torre con cui un certo numero di ebrei spagnoli stabilitisi in città nel XVI secolo avrebbe ravvisato una certa somiglianza.
- Risale al 1588 l'impianto della croce sulla sommità saldata ad una sfera dorata, al cui interno è custodita un’urna (incisa con la sigla S.P.Q.M., Senatus PopulusQue Mutinensis) contenente alcune reliquie del Santo Patrono Geminiano.

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