Descrizione
La costruzione del Teatro Municipale Giuseppe Verdi fu deliberata dal Consiglio Comunale di Salerno il 15 dicembre 1863, su proposta dell'allora Sindaco Matteo Luciani.
Il progetto e la direzione dei lavori furono affidati agli architetti Antonio D'Amora e Giuseppe Manichini che si basarono sulle misure e le proporzioni del Teatro di San Carlo di Napoli. I lavori di decorazione furono invece diretti da Gaetano D'Agostino, pittore di gran pregio che si fece affiancare dalle firme più prestigiose del mondo artistico partenopeo. Il Teatro fu inaugurato il 15 aprile 1872 con la rappresentazione del Rigoletto; il 27 marzo 1901 il Teatro fu intitolato a Giuseppe Verdi, morto il primo gennaio dello stesso anno.
Reso inagibile dal terremoto del 1980, il Teatro è rimasto chiuso per quasi 14 anni. È stato ristrutturato e reinaugurato il 6 luglio 1994, durante le celebrazioni per il 50° anniversario di Salerno Capitale.
Il restauro ha riportato alla luce particolari storico-artistici che rendono ancora più prezioso il Teatro, fra i pochi in Italia, ottocenteschi e a struttura lignea perfettamente conservati.
Nel foyer, al centro di un esedra in cui a nicchie con statue si alternano colonne di stucco decorate a finto marmo, viene collocata la statua in gesso dipinto del Pergolesi Morente di Giovanni Battista Amendola.
Nel plafond della sala Gioachino Rossini domina come un incontrastato signore al centro di una complessa metafora musicale. Il soffitto del teatro di Salerno è come afferma George Banu «un caso particolare, dove sopra una balaustra si appoggia Rossini, mentre intorno navigano le idee della musica».
Il bellissimo sipario celebra l'apoteosi di Salerno, esaltando un antico episodio di storia patria. L'evento accaduto nell'agosto dell'871 è la cacciata dei Saraceni, episodio di animosa resistenza salernitana, guidata dal principe Guaiferio, contro gli invasori Agareni, capeggiati dal violento Abdila.
Su una facciata esterna del Teatro Verdi un decoratore si concesse una piccola burla: è infatti raffigurato un putto con il pene in erezione che insegue un altro angioletto.
Il 22 gennaio 1997 la messa in scena del Falstaff di Verdi, interpretato dal baritono Rolando Panerai, inaugura la Prima Stagione Lirica della storia recente del teatro.
A quella Prima Stagione Lirica ne seguiranno altre ogni anno, sempre con larghi consensi di pubblico e critica. Il Teatro ospita oggi, oltre alla Stagione Lirica, di Balletto e di Concerti, stagioni teatrali, rassegne, concerti, appuntamenti per i giovani, laboratori, stagioni di ricerca. Migliaia di studenti l'hanno potuto conoscere ed apprezzare, grazie alle visite guidate in programma.
La sensibilità dell'amministrazione comunale ha fatto sì che la città ritrovasse finalmente un suo tempio di musica e cultura. A coronamento di un percorso storico all'insegna della musica, è giunta, in occasione del decennale, la nomina di un direttore artistico del calibro di Daniel Oren, che conferisce alla lirica del teatro Verdi la giusta risonanza internazionale.