Descrizione
Situata nel rione Fratte della città di Salerno, la Chiesa della Sacra Famiglia è un’opera di straordinario interesse architettonico. La chiesa, ideata e progettata nel 1968, dall’architetto Paolo Portoghesi, con l’ingegnere salernitano Vittorio Gigliotti, è stata costruita dal 1971 al ’73.
Questo straordinario edificio religioso, tenacemente voluto da Nicola Roberto dei Padri Dottrinari, è stato interamente realizzato in cemento armato, disegnato per rinnovare alle radici la liturgia cattolica seguendo i canoni del Concilio Vaticano II.
L’edificio sacro, consacrato nel giugno 1974, che appare ancora oggi sorprendente per la sua originalità, rappresenta un vero e proprio capolavoro dell’architettura contemporanea in Italia Meridionale.
Ricorda Portoghesi " Si trattava di un edificio complesso costruito tutto in cemento e allora affidammo la realizzazione delle casseforme in legno agli operai salernitani dei cantieri navali. Qui trovammo una manodopera molto esperta e si deve anche agli operai la perfetta riuscita delle forme"
Il cerchio è l’elemento ispiratore dell’intera opera, infatti la chiesa si compone strutturalmente di sei centri contenuti in cerchi concentrici. L’idea dei progettisti è stata quella di realizzare un edificio che esprimesse, attraverso la scelta delle forme curve, i concetti di unità e di centralità del divino.
Alzando lo sguardo, l’attenzione viene catturata dai tre cerchi convessi principali che, convergendo, generano la cupola. Essi, in termini artistici, rappresentano il culto celebrato all’ombra di tre grandi alberi. La convergenza di tre elementi in uno solo allude chiaramente alle tre persone divine, secondo la logica del “tre in uno” della teologia cristiana.
Il primo cerchio più grande, che emerge dalla natura visualizzabile nelle vetrate verdi-azzurre,simboleggia il Padre Creatore; il secondo cerchio, che forma il camino del tabernacolo della presenza eucaristica, simboleggia il Figlio Gesù; il terzo cerchio, che emerge dal presbiterio con la sede per i ministri del culto e il sito del Battistero, simboleggio lo Spirito Santo.
Di grande effetto sono i giochi di luce creati dalle aperture strette e lunghe delle finestre nelle diverse ore del giorno e della sera. Entrando dall’ingresso principale della rampa a destra si è posti subito di fronte ad una composizione delle vetrate che vuole dare l’immagine di una chiesa tradizionale con tetto a spiovente e alto campanile. Girandosi poi verso il centro della chiesa si entra nella nuova concezione architettonica di chiesa tipicamente postconciliare. I diversi colori delle vetrate simboleggiano il dialogo necessario tra la natura umana nel colore verde-azzurro e la natura divina nel colore giallo-bianco.