Per la peste del 1630
La chiesa rappresenta l'adempimento del voto che la comunità fece in occasione della terribile peste del 1630. La chiesa, la cui ubicazione fu decisa dalla municipalità, in contrasto con i desideri del Duca che voleva l'edificio nella zona del Palazzo Ducale, venne eretta vicino alle sedi storiche del potere civile e religioso. I lavori iniziarono nel 1634 sotto la direzione di Cristoforo Malagola detto il Galaverna, che prese a modello la chiesa bolognese di San Salvatore. La cupola invece ricorda quella della basilica reggiana della Madonna della Ghiara, in cui si venera la miracolosa immagine della Vergine. Fra i quadri qui esposti ricordiamo la Pala della Peste di Ludovico Lana in cui, per immagini, si narra la vicenda che portò alla costruzione della Chiesa. La tela riproduce la Madonna della Ghiara di Reggio, cui venne espressamente rivolta la supplica ed il conseguente voto di salvezza. A fianco della Madonna si trovano i Santi Rocco e Sebastiano, figure tradizionalmente legate alla sofferenza ed alla malattia, e Sant'Omobono, copatrono della città poiché il giorno a lui dedicato fu il primo in cui non si registrarono più morti di peste.
Attualmente chiusa per lavori di ripristino.