Chiesa di Santa Maria Maggiore
La chiesa è stata costruita nel XVII secolo dai Gesuiti, la prima pietra fu posta dal vescovo Rinaldo Scarlicchio nel 1627, ma fu aperta al culto molto più tardi, nel 1682, non ancora ultimata.
La facciata, costruita dopo il 1690, viene attribuita ad Andrea Pozzo, gesuita trentino, ed è in stile barocco, tripartita da gruppi di lesene sormontate da capitelli di ordine ionico con il timpano in alto che corona la facciata.
L'interno è di epoca settecentesca e viene attribuito a Giacomo Briani, gesuita modenese; la pianta è a croce latina ed è divisa in tre navate, suddivise da due file di pilastri binari d'ordine composito a sostegno della volta a botte.
Agli inizi del 1800 venne innalzata la cupola ottagonale emisferica, posta all'incrocio tra la navata centrale ed il transetto, ad opera di Giovanni Righetti.