Civico Museo Teatrale "Carlo Schmidl"
Fondato da Carlo Schmidl, nel culto delle memorie di palcoscenico, con la lungimirante donazione della sua raccolta storico-musicale, il Civico Museo Teatrale documenta la vita del teatro e della musica a Trieste dal Settecento ai giorni nostri. Manifesti, locandine, fotografie, stampe, medaglie, dipinti, strumenti musicali, oggettistica, fondi archivistici e manoscritti autografi costituiscono l’ossatura di un teatro della memoria che da quasi un secolo incrementa le sue collezioni nello spirito del suo fondatore.
Di particolare interesse la raccolta di strumenti musicali, tra cui fortepiano, armonium, e strumenti meccanici quali l’autopiano. Il museo dispone inoltre di una imponente biblioteca ed archivio di rilevanza internazionale, comprendente anche una cospicua raccolta di manifesti e programmi.
STORIA DEL MUSEO
Il Civico Museo Teatrale nasce nel dicembre del 1924 per volontà dell’editore musicale, commerciante di musica e collezionista Carlo Schmidl (Trieste 7 ottobre 1859 – 7 ottobre 1943), il quale stipula con il Comune di Trieste una convenzione con la quale rende di dominio pubblico la sua Raccolta storico-musicale, frutto di mezzo secolo di attività. Figlio di un direttore di banda ungherese trasferitosi da Budapest a Trieste, Carlo Schmidl inizia la sua attività tredicenne come copista e commesso presso il Fondaco Vicentini. Si tratta di un negozio di musica, promotore anche di alcune iniziative editoriali, di grande importanza nella vita musicale triestina dell’Ottocento, che sarà successivamente rilevato dallo stesso Schmidl. Spirito del collezionista e attività professionale convivono e coincidono in Carlo Schmidl, che in cinquant’anni raccoglie libretti, fotografie, programmi di sala, manifesti e locandine, autografi e cimeli e qualsiasi altro tipo di materiale documenti la vita teatrale e musicale a Trieste. In veste di autore, Schmidl dà alle stampe il Dizionario Universale dei musicisti (prima edizione: Ricordi, 1887) che rimane tutt’oggi strumento indispensabile per qualsiasi indagine sulla ‘musicografia’ del secondo Ottocento. Nel dicembre del 1924, dunque, la formula della convenzione permette a Schmidl, nominato curatore a vita del Museo, di mantenere la proprietà e nello stesso tempo la gestione della Raccolta e di curarne personalmente l’incremento con documenti e dati. Gli spazi sono messi a disposizione dalla Direzione Teatrale del Teatro Comunale “Giuseppe Verdi”. Alla sua morte, nel 1943, Schmidl lascia in eredità al Comune la sua Raccolta. Nel frattempo, nel 1936, è stato istituito l’Ente Autonomo Teatro Comunale “Giuseppe Verdi”, il quale mette a disposizione nuovi spazi per le raccolte del Museo in continua crescita. Salvo la parentesi della seconda guerra mondiale, quando le raccolte vengono messe al sicuro in altre sedi, lo storico edificio del Teatro Verdi ospita pertanto il Civico Museo Teatrale di Fondazione Carlo Schmidl (questa la denominazione dal 1947 in poi) fino alla chiusura del Teatro per i lavori di ristrutturazione all’inizio degli anni Novanta. Provvisoriamente allestito nella sede di Palazzo Morpurgo in Via Imbriani, il Museo ha trovato definitiva collocazione a Palazzo Gopcevich.
ORARI
Orario estivo (dal 1 aprile al 9 ottobre): 10-18, lunedì chiuso
Orario invernale: da martedì a domenica 10-17, lunedì chiuso.
Nelle giornate prefestive di mercoledì 24 e mercoledì 31 dicembre, con i seguenti orari: 10 – 17