Descrizione
La chiesa di S. Andrea, costituisce uno degli esempi più significativi di architettura romanica pistoiese, di chiara derivazione dai modelli pisani. Il nucleo originario risale intorno al VIII secolo, ma nel corso del XII secolo è stata ampliata verso l’abside e verso il prospetto, mantenendo la larghezza originaria.
La facciata principale, rimasta incompiuta nella parte superiore, è opera di Gruamonte e del fratello Adeodato. Il prospetto è scandito da cinque arcate a tutto sesto che, sorrette da snelle semicolonne in pietra e da due paraste angolari, incorniciano i tre portali d’ingresso, ciascuno dei quali immette in una delle tre navate. Il rivestimento bicromo delle facciate, con fasce alternate e decorazioni geometriche è in marmo bianco e serpentino verde di Prato. L’architrave istoriato, realizzato nel 1166 da Gruamonte e dal fratello Adeodato, raffigura l’Andata dei Magi da Erode e l’ Adorazione dei Magi a Betlemme. I capitelli degli stipiti di mezzo, opera di un certo Maestro Enrico, rappresentano a sinistra l’Angelo che parla a Zaccaria e la Visitazione e a destra S. Anna e l’Annunciazione.
L’impianto generale della chiesa è assai semplice ma solenne e austero allo stesso tempo. L’aspetto odierno è frutto dei diversi lavori eseguiti nel corso dei secoli. La chiesa di S. Andrea, custodisce diverse opere d’arte di grande pregio eseguite da Niccolò di Mariano, Gerino Gerini e Bernardino di Antonio del Signoraccio. Il più importante e universalmente conosciuto è sicuramente il bellissimo pulpito, realizzato da Giovanni Pisano tra il 1298 ed il 1301. Suddiviso in cinque riquadri, su di esso sono riportati gli episodi più importanti del Nuovo Testamento. In seguito al Concilio di Trento venne rimosso dalla sua collocazione originaria. Nella ricomposizione vennero spostati alcuni gruppi scultorei e furono rimossi i due leggii; quello dell’ Evangelista, raffigurante l’aquila di S. Giovanni, adesso al Metropolitan Museum di New York, e quello dell’ Epistola, con un Cristo in pietà tra due angeli, che si trova presso i Musei Statali di Berlino Dahlem. A Giovanni Pisano sono attribuiti anche il fonte battesimale e i due crocifissi lignei, quello più piccolo proveniente da S.Maria Ripalta.
