Descrizione
La fondazione della chiesa del Carmine, dedicata al Santissimo Sacramento, viene fatta risalire al 1291, tuttavia l’aspetto attuale si deve al complesso intervento architettonico e decorativo, avvenuto a metà del Settecento, su disegno di Padre Raffaello Ulivi.
Con i restauri effettuati a partire dal 1741, l’interno della chiesa viene riconfigurato. La navata unica viene coperta con una volte a botte e tutte le pareti sono decorate con ornamenti in stucco bianco e oro oppure a finto marmo. Diverse sono le maestranze coinvolte per i lavori di decorazione interna; se a Francesco Maria Arrighi dobbiamo ricondurre l’elegante apparato decorativo, la paternità di tutte le pitture murali, con le Storie della Vergine è da attribuire a Vincenzo Meucci, a Tommaso Gherardini e a Filippo Benedetto Burci.
L’altare maggiore, realizzato dallo scultore Giovan Battista Vaccà, in marmo bianco di Carrara, diaspro di Sicilia, breccia medicea, giallo africano e verde antico, riporta sul basamento gli stemmi partiti Amati-Malaspina. Ai due coniugi si deve l’arredo del presbiterio, comprese le decorazioni in stucco, oltre alla realizzazione della balaustra e della pavimentazione marmorea dell’intera chiesa. La pala d’altare sulla parete di fondo del presbiterio, rappresenta la Caduta della manna, in origine attribuita al Cigoli è ora restituita al suo allievo Francesco Lupicini. Sopra l’altare Desideri, primo a destra, è posta l’ Assunta e i santi del pittore Ignazio Hugford, a seguire l’ altare Chiappelli con l’immagine della Madonna del Carmine con angeli e i santi Elia e Atto di Pietro Marchesini. Il primo altare sinistro, di patronato Conversini, ospitava un immagine del Crocifisso e santa Maria Maddalena de Pazzi di Carlo Salis, infine l’altare de’ Rossi con La Sacra Famiglia e i santi del pittore pistoiese Pietro Marchesini.
Dopo la soppressione del convento per volere di Napoleone, nel 1811 viene trasformato prima in sede dell’Accademia di Scienze, Lettere e Arti, poi dal 1833 fino al 1927 in ricovero dei mendicanti e successivamente venduto a privati. La chiesa è stata di recente completamente restaurata che l’ha riportata al suo antico splendore.