Descrizione
La chiesa di S. Ignazio di Loyola, meglio conosciuta come chiesa dello Spirito Santo, fu edificata a partire dal 1647, per volontà della Compagnia di Gesù. La direzione dei lavori e lo stesso progetto furono affidati al padre gesuita Tommaso Ramignani, che adottò lo stile preferito dai padri Gesuiti, ovvero quello barocco, prendendo a modello la chiesa del Gesù di Roma. L’ edificio, rimasto esternamente incompiuto, ha al suo interno un pezzo della Roma barocca trapiantato a Pistoia per volontà del pistoiese Giulio Rospigliosi, eletto al soglio pontificio come Papa Clemente IX.
Gian Lorenzo Bernini fu incaricato dal Pontefice della progettazione dell’altare maggiore, per la cui realizzazione furono riutilizzate due coppie di colonne in marmo verde antico, provenienti da Villa Giulia a Roma. La tela presente in questo altare e raffigurante l’Apparizione di Cristo a Sant’ Ignazio, fu anch’essa commissionata da Papa Clemente IX e fu realizzata nel 1668 da Pietro da Cortona. La chiesa è a navata unica e presenta su ciascun lato due cappelle laterali; a destra troviamo la cappella Sozzifanti, dedicata a San Francesco Saverio, con due tele attribuite ad Andrea Pozzo e alla sua scuola, segue la cappella Rospigliosi, dove possiamo ammirare tre tele di Ludovico Gimignani.
A sinistra ci sono la cappella Pagnozzi, che ospita la statua lignea della Madonna di Loreto e due quadri di incerta attribuzione e la cappella Banchieri che ospita tre tele di Ottaviano Dandini. Il pulpito ligneo con baldacchino, risalente al 1703 fu progettato dall’ abate Francesco Maria Gatteschi. Una particolarità di questa chiesa è la presenza di due organi contrapposti, quello di sinistra costruito nel 1664 dall’ organaro Willem Hermans e quello di destra, la cui cantoria e facciata risalgono al XVII sec. ma completato soltanto nel 2008 dall’ organaro Glauco Ghilardi. I due monumenti funebri in onore di mons. Giovanni Visconti e Caterina Rospigliosi Banchieri, sono opera dello scultore carrarese Andrea Vaccà.
