Descrizione
Realizzato per volontà di Francesco Grimaldi nel 1593, l’edificio ospitò la famiglia Grimaldi fino al 1641, anno in cui fu ceduto ad Ansaldo Pallavicini per sanare un debito. Da subito inserito nel sistema dei Rolli, dai Pallavicino passò ai Doria e, infine, agli Spinola agli inizi del XVIII secolo. L'edificio possiede i caratteri propri dei palazzi genovesi tardo cinquecenteschi, riconoscibili nel sistema atrio-scala, nel cortile interno e nel loggiato. Gli affreschi delle sale del primo piano nobile e di alcune del secondo, databili al 1614, sono opera di Lazzaro Tavarone e celebrano le gesta di alcuni membri della famiglia Grimaldi. Il palazzo fu aggiornato al nuovo gusto rococò da Maddalena Doria, la quale negli anni Trenta del Settecento incaricò Lorenzo De Ferrari e Sebastiano Galeotti. Alla regia del De Ferrari è attribuibile anche la progettazione e decorazione della Galleria degli Specchi, realizzata su modello di quelle coeve francesi. Lungo lo scalone, nel “mezzanino” è situata la cucina che mantiene l'aspetto che aveva all'inizio dell'Ottocento. Le sale dei due piani nobili ospitano, oltre a pregiati arredi, capolavori di grandi pittori italiani ed europei: Luca Cambiaso, Giulio Cesare Procaccini, Bernardo Strozzi, Gregorio De Ferrari, Joos Van Cleve, Antoon Van Dyck, Guido Reni, Luca Giordano, Marcantonio Franceschini e molti altri. Il terzo piano, ricostruito dopo i bombardamenti del secondo conflitto mondiale, ospita la Galleria Nazionale della Liguria. Qui sono esposte le acquisizioni statali, secondo la volontà degli ultimi due proprietari, i marchesi Paolo e Franco Spinola, che nel 1958 donarono la loro residenza allo Stato Italiano. Fra le molte opere spiccano l'“Ecce Homo” di Antonello da Messina, la statua della “Giustizia” di Giovanni Pisano, il “Ritratto di Gio. Carlo Doria” di Pieter Paul Rubens e il “Sacrificio di Isacco” di Orazio Gentileschi. Il quarto piano, un tempo destinato alle stanze della servitù, ospita un’importante raccolta di ceramiche e porcellane degli Spinola e una sezione dedicata ai tessili.
I Palazzi dei Rolli
L’“elenco degli Alloggiamenti pubblici o Rolli”, ufficializzato nel 1576 da un Decreto del Senato, promulgava una lista ufficiale di palazzi (142 in tutto). In assenza di un palazzo reale, esso obbligava i proprietari di queste dimore ad ospitare, a turno, le visite di stato. A seconda del grado di importanza dell’ospite in visita veniva scelto un palazzo per ospitarlo: più elevato era il suo grado di nobiltà, più fastoso doveva essere il palazzo e più ricca la famiglia che aveva l’onore e l’onere di accoglierlo. Nei successivi aggiornamenti degli elenchi dei Rolli (1576-1588-1599-1614-1664) furono inclusi tutti i principali palazzi del centro storico genovese. Il 13 luglio 2006, 42 Palazzi dei Rolli sono stati inseriti nella Lista del Patrimonio dell’Umanità UNESCO.