Descrizione
Piazza della Sala deve il suo nome al termine di origine longobarda che indicava il luogo di raccolta delle derrate alimentari da consegnare presso la residenza del Gastaldo, il signore che regnava sul territorio pistoiese. Proprio in questa zona infatti si concentrò il potere economico della città sotto la dominazione longobarda. Successivamente, durante il periodo comunale, la Sala divenne centro di attività produttive e commerciali alle quali presto si unì un florido mercato giornaliero delle cibarie: carni, verdure e granaglie. Su tutti i lati della piazza e nelle vie vicine si sviluppò una teoria continua di piccole botteghe con sportelloni in legno, bancali in pietra e tettoie sorrette da mensoloni in legno. Il pozzo, già presente in epoca medievale, assunse la forma attuale solo dopo il 1451: fu realizzato il parapetto in marmo bianco e verde e successivamente fu dotato del leoncino in pietra che poi ne diventerà caratteristica di riconoscimento. Con la costruzione nel dopoguerra di un mercato coperto in cemento, il “gabbione” che occupava gran parte della piazza, il pozzo venne spostato in Piazza del Duomo e riacquisì l’originaria collocazione solo negli anni ’80 quando venne abbattuta la struttura fissa. Nelle opere rinascimentali di sistemazione della piazza rientra anche la creazione della piccola Piazzetta degli Ortaggi, area anticamente occupata da una famosa “casa di piaceri” fin dal ‘300. Sulla “Sala Nuova” si affacciava il piccolo ghetto ebraico, che accoglieva poche famiglie, ed oggi si cela dietro una delle porticine che caratterizzano le facciate delle case. Cuore economico della città, con le sue botteghe, ma anche sociale, con le sue taverne, la Sala mantiene tutt’oggi quel fascino che solo secoli di storia vissuta riescono a donare ad un luogo: qui si continua a svolgere il mercato giornaliero dell’ortofrutta, che lascia spazio nelle ore serali a ristoranti, birrerie e locali che animano la vita notturna di Pistoia.
