Descrizione
La collina di Castelletto, anticamente chiamata Monte Albano, è stata da sempre considerata una postazione strategica per il controllo della città e del porto. Le prime testimonianze di una fortezza in questo sito risalgono al 952, nel 1161 fu costruita la prima struttura militare. Nel 1402 fu ricostruita, ampliando la primitiva fortificazione, dal maresciallo Boucicaut, governatore di Genova durante l'occupazione francese. Nel 1528, dopo che Genova ebbe riacquistato l'indipendenza, il Castelletto, simbolo e strumento di oppressione straniera, fu distrutto dal popolo. Nel 1819 i Savoia, principalmente allo scopo di tenere sotto controllo le frequenti rivolte della popolazione, ordinarono la realizzazione di una nuova fortezza, definitivamente rasa al suolo dal popolo in rivolta durante l'insurrezione del 1849. Alla metà dell’Ottocento l'area fu frazionata e venduta in lotti edificabili, sui quali furono realizzate case di abitazione; il piazzale antistante, denominato Belvedere Luigi Montaldo, offre una vista mozzafiato sul centro storico di Genova e sul porto. La spianata è comodamente raggiungibile dal centro cittadino tramite l’ascensore di Castelletto, costruito nel 1910 e gestito dall’AMT (Azienda Mobilità e Trasporti), la società di trasporto pubblico genovese. Mentre l'ingresso a valle in piazza del Portello è all'interno di un edificio, la stazione a monte è costruita completamente all'esterno in stile liberty . Il poeta Giorgio Caproni gli dedicò alcuni versi nella poesia "L'ascensore", riprodotti su una targa affissa nella galleria d'ingresso. La massiccia urbanizzazione di quest'area, denominata appunto “Castelletto” dal nome della fortificazione, rimasta per secoli all'esterno delle mura cittadine ed inglobata nella cerchia difensiva solo nel Seicento con la costruzione delle Mura Nuove, in seguito all’edificazione ottocentesca è divenuta un quartiere residenziale signorile.
