Torre della Pallata

Corso Goffredo Mameli, 73, Brescia, BS, Italia (0)

Torre della Pallata

Edificata nelle forme attuali intorno alla metà del XIII secolo - come indicherebbe la data 1253 incisa su di una pietra decorata con il volto di Sant'Apollonio inserita nella parete del lato settentrionale - la torre presenta una base quadrata e un'altezza complessiva di 31 metri; venne realizzata a difesa dell'antica porta, detta di San Giovanni, aperta sul Cursus Magnum lungo la prima cerchia di mura medievali.

L'area, un tempo acquitrinosa, venne inizialmente bonificata nel corso del XII secolo e la denominazione 'Pallata' potrebbe derivare da 'palo-palificata', in riferimento quindi all'impiego di pali nella fondazione, o comunque alla presenza di palizzate difensive; secondo altre fonti la denominazione risalirebbe a una deformazione dell'epiteto 'Pallade', riferito ad Atena, e alluderebbe alla personificazione della città di Brescia raffigurata, sulla cima della fontana, nelle vesti di tale dea.

Nel tempo la torre venne impiegata anche con la funzione di deposito del tesoro comunale, di magazzino annonario e, per un certo periodo, di prigione.

Nel 1461 con una delibera comunale si decretò la costruzione dell'orologio che venne realizzato da Antonio Bernardo da Cremona (nel 1985 il meccanismo originale venne sostituito, ma a oggi, purtroppo, quello moderno risulta fermo).
Verso gli anni '80 del '400 furono aggiunte la merlatura ghibellina in laterizio e la torretta adibita a cella campanaria.

Sul finire del '500, lungo il lato occidentale venne alloggiata una fontana progettata nel 1596 dall'architetto, pittore e scultore bresciano Pier Maria Bagnadore, il quale disegnò anche l'apparato decorativo con la figura del Tritone, le personificazioni dei fiumi bresciani Mella e Garza (secondo altre ipotesi raffigurerebbero il lago di Garda e il lago d'Iseo) e quella di Brescia con elmo e cornucopia, opere queste scolpite, invece, da Antonio Carra e Valentino Bonesini.

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