Conservatorio Ave Gratia Plena

Via dei Canali, Salerno, SA, Italia (0)

Descrizione

Conosciuto anche come "Annunziatella", fu istituito nel 1650 per volontà del domenicano Andrea di Sanseverino e divenne ricovero per "... le fanciulle povere, vergini e di honesta famiglia che non si possono mantenere nelle loro case senza gran pericolo dell’honore ... ".
Dal 1675 intervenne a sostegno dell’istituto la borghesia cittadina, interessata ad mantenere un monastero di clausura per le proprie figlie. Nel 1698 S. Maria della Mercede, originaria sede del conservatorio, fu trasformato in monastero di clausura, per questo motivo l’istituto si trasferì definitivamente in via dei Canali, per l’occasione radicalmente modificata, realizzando nell'angusta via un ampio spazio grazie alla demolizione di parte di palazzo Prignano.
Nell’atrio d’ingresso recenti scavi hanno portato alla luce, ad un livello stradale inferiore a quello settecentesco, resti di un’abside, con tracce di affreschi altomedioevali, databili all’XI secolo, probabilmente appartenenti alla demolita chiesa di S. Matteo Piccolo.
In un ambiente, ricoperto da volte, sull’ala sinistra del quadriportico è ancora visibile un’imponente colonna dell’originario porticato, completamente trasformato nel XVIII secolo, quando, presumibilmente, fu realizzata anche la fontana appoggiata alla parete esterna del porticato, che fa da sfondo prospettico al cortile. Ai piani superiori erano sistemati i piccoli appartamenti dei giovani ospiti, mentre oggi vi sono gli alloggi dell'Ostello della Gioventù.
La facciata della chiesa laterale, delicatamente ornata da motivi decorativi bianchi su fondo giallo ocra, presenta un bel portale in pietra affiancato da due nicchie circondate da cornici in stucco e sormontato da un timpano su cui è lo stemma del conservatorio. L'interno della chiesa, elegantemente decorato con stucchi barocchi, si presenta ad unica navata con cappelle laterali in cui sono sistemati, racchiusi in cornici, i dipinti settecenteschi. L’altare maggiore fu realizzato in marmi policromi, tra il 1767 e il 1772


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