Descrizione
Il progetto culturale dell’Altrove nasce da sette associazioni, con identità e competenze diverse, ma unite da un profondo legame con il quartiere della Maddalena e da una lunga esperienza maturata nel campo dell’associazionismo culturale e del volontariato: Circolo Arci Belleville, DisorderDrama, Laboratorio Probabile Bellamy, Narramondo Teatro, Arci Liguria, Arci Genova, Comunità di San Benedetto Al Porto. Oltre alla competenza tecnica e artistica, e all’interesse comune rivolto alla riqualificazione del territorio e della sua realtà sociale, tra i punti di forza dei soggetti che gestiscono l’Altrove, c’è l’abitudine a lavorare in modo collettivo e la condivisione profonda di valori e obiettivi. Altrove Teatro della Maddalena è un centro multidisciplinare, orientato in modo particolare al teatro, ma con una programmazione che si distingue anche per la qualità della proposta musicale, cinematografica, nonché come luogo di sperimentazione e contaminazione artistica. Altrove propone attività formative legate specialmente al cinema e al teatro (corsi, incontri e workshop con registi, attori, autori) e produce una parte consistente dei propri contenuti: dagli spettacoli teatrali alle proposte eno-gastronomiche, dalla programmazione radiofonica agli audiovisivi, dagli eventi tematici ai momenti espositivi. Ampio spazio è riservato al sostegno di progetti di altre associazioni e realtà e di compagnie e artisti under 35, coinvolti in rassegne/concorsi e nelle proposte formative in programma. Il bistrot è considerato il punto di unione tra le varie attività, non semplice appendice commerciale. L’Altrove si propone quindi come un luogo dove cibo e cultura diventano, insieme, il nutrimento di corpi e menti. Il teatro è ospitato in Palazzo Fattinanti-Cambiaso, costruito all’inizio del Cinquecento. Nel secolo successivo, i Fattinanti lo vendettero ai Centurione, i quali diedero all’edificio l’aspetto attuale commissionando gli affreschi, attribuibili alla cerchia del pittore genovese Andrea Ansaldo, e il portale marmoreo e lo scalone. Nel Settecento l’edificio fu venduto ai Cambiaso. Danneggiato nel 1942 dai bombardamenti, nel dopoguerra si pensò di trasformarlo in un cinema ma la vera svolta giunse finalmente nel 2000 con l’apertura del teatro.
