Collegiata di Santa Maria in Provenzano

Insigne Collegiata di Santa Maria in Provenzano, Piazza Provenzano, Siena, SI, Italia (5)

Descrizione

La storia racconta che verso la metà del XVI secolo, un archibugiere spagnolo (Siena era sotto il dominio spagnolo), verosimilmente ubriaco, sparò da una finestra contro una statuetta (di terracotta dipinta) della Vergine di fattura quattrocentesca, riducendo in pezzi la parte inferiore (in cui doveva trovarsi anche la figura di Cristo in ossequio alla posa tradizionale della Pietà) ma lasciandone intatti il volto e la testa. L’archibugio scoppiò in faccia al soldato che morì sul colpo (secondo un'altra versione, assolutamente minoritaria, il soldato sopravvisse, si pentì del gesto e si convertì).
Il fatto è supportato più dalla tradizione che da una puntuale documentazione: in ogni caso a Siena il 1594, a circa quarant’anni di distanza dall’episodio, viene documentato come “l’anno dei miracoli”. Fatti prodigiosi e guarigioni miracolose si susseguono ai piedi dell’immagine.

Proprio nel 1594 si dà infatti inizio ai lavori, affidati ai progetti del monaco certosino di origine senese Damiano Schifardini, per la costruzione di un grande santuario che potesse contenere il sempre maggior numero di pellegrini che venivano a pregare dinanzi alla Madonna. I lavori, proseguiti poi dall’architetto Flaminio Del Turco, attraverso alterne vicende si protrarranno per oltre vent’anni, anche dopo la solenne dedicazione e la traslazione della venerata immagine all’interno della chiesa.

Entrando a destra, sul primo altare, opera capitale, firmata nella parte bassa, di Rutilio Manetti raffigurante la Messa di San Cerbone. Nei quattro pennacchi della cupola affreschi settecenteschi che rappresentano i quattro santi patroni di Siena: Galgano, Savino, Crescenzio e Vittore.

Degno di nota è il pavimento, posto in direzione della cupola, in marmi mischi disegnato nel 1685 con al centro lo stemma mediceo. L’altare maggiore, contenente la Madonna di Provenzano, fu disegnato ancora da Flaminio del Turco.

Sulla parete sinistra, il secondo altare contiene un’opera di Dionisio Montorselli che raffigura un rarissimo episodio iconografico: la Visione di Santa Caterina del Martirio di San Lorenzo.

Gli arredi lignei all’interno (pulpito, panche, confessionali, inginocchiatoi) sono originali opere di Agostino Fantastici.

Nella Basilica è deposto ogni anno il Palio del 2 luglio, dedicato alla Madonna di Provenzano. Il drappellone viene portato in piazza del Campo il giorno della carriera e, dopo la corsa, la contrada vincitrice, seppur per pochi minuti, riporta il “cencio” in chiesa per ringraziare, nel più totale giubilo dei contradaioli, la Vergine di Provenzano.

Orari di apertura

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Domenica 13:00 - 18:00
Lunedì 10:30 - 13:30 , 14:30 - 17:30
Martedì 10:30 - 13:30 , 14:30 - 17:30
Mercoledì 10:30 - 13:30 , 14:30 - 17:30
Giovedì 10:30 - 13:30 , 14:30 - 17:30
Venerdì 10:30 - 13:30 , 14:30 - 17:30
Sabato Closed

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