Fonte Nuova di Ovile

Fonte Nuova D'Ovile, Siena, SI, Italia (0)

Descrizione

Fonte Nuova d’Ovile (così chiamata per distinguerla dalla Fonte d’Ovile, poco fuori dall’omonima Porta) fu progettata da Camaino di Crescentino e Sozzo di Rustichino verso la fine del XIII secolo (tra il 1295 ed il 1298) e portata a termine nel 1303.

Il luogo della sua edificazione, all’interno della cerchia muraria, (nel punto dove sboccava il bottino proveniente dal pozzo degli Umiliati) la rendeva molto importante in caso di assedio e fu scelto da una commissione composta anche dai famosi Giovanni Pisano e Duccio di Buoninsegna.

La fonte, uno degli esempi più illustri di architettura gotica senese, edificata interamente in laterizi, presenta oggi due archi a sesto acuto nel fronte principale ed uno sul fronte laterale. Lo spazio interno è suddiviso in due grandi vasche coperte con volte a crociera.

In un secondo tempo furono costruiti abbeveratoio e lavatoio e, legati a questa fonte e al consumo dell'acqua, sorsero nella zona attività artigianali (XIV-XV secolo), come un mattatoio per la lavorazione della carne e una conceria per la lavorazione delle pelli. Tuttavia, la costruzione di un bottino per portare le stesse vene d'acqua verso Fonte Gaia, determinò la diminuzione della portata e quindi la decadenza. Fu costruita come sbocco dell'omonimo bottino al fine di portare l'acqua nel quartiere di Vallerozzi per usi agricoli e artigianali.

La struttura colpisce per l'eleganza e la robustezza dei suoi archi a sesto acuto, in evidente contrasto con la parte superiore ormai da tempo diroccata. Il bottino di alimentazione, tuttora funzionante, è visitabile su appuntamento: è lungo 610 metri e si sviluppa interamente all'interno alle mura.



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