Chiesa di Santo Spirito

Piazza S. Spirito, Siena, SI, Italia (5)

Descrizione

La chiesa presenta un impianto a navata unica con cappelle laterali che mostrano opere d’arte degne di interesse.
La prima cappella a destra detta degli Spagnoli accoglie interessanti opere di Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma, pittore che, insieme a Domenico di Pace detto il Beccafumi, fu tra gli artisti più importanti attivi a Siena nella prima metà del Cinquecento. La pala d’altare rappresenta lateralmente i santi Nicola da Tolentino e Michele Arcangelo, mentre al centro la figura di Santa Rosa non è pertinente. Nella lunetta troviamo la Madonna che impone l’abito vescovile a Sant’Ildefonso assistita da Santa Rosalia, Santa Lucia e da due angeli. Lo stesso artista realizza anche gli affreschi con San Sebastiano, Sant’Antonio Abate ed in alto San Giacomo da Compostela a cavallo che insegue i saraceni vinti, oltre a due coppie di putti che recano gli stemmi di Spagna e dell’Impero. Sulla parete di destra della stessa cappella degno di nota è il Presepe, quasi a grandezza naturale, in terracotta di Ambrogio della Robbia, realizzato nel 1504.
Sull’altare della seconda cappella vi è una statua lignea rappresentante San Vincenzo Ferreri di Giacomo Cozzarelli riferibile alla fine del primo decennio del Cinquecento, mentre sulla sinistra incontriamo una tela di modesta fattura.
Nella parete opposta a quest’ultima si vede una cornice in stucco priva di riempitivo, che accoglieva una tela, copia tratta da Ventura Salimbeni, ora spostata nella quarta cappella di sinistra.
Nella terza cappella si trovava la pala del Beccafumi rappresentante l’Incoronazione della Vergine, oggi conservata nella Pinacoteca Nazionale di Siena, mentre rimane sull’altare una tela con il Beato Bernardo Tolomei.
La quarta cappella ospita opere di Giovanni Paolo Pisani, firmate e datate, ed in particolare troviamo il Miracolo di San Raimondo nell’altare centrale e lateralmente due oli su muro con Gesù nell’orto e l’Incontro con la Madre sulla via del Calvario.
Lo spazio del transetto destro è occupato dalla cappella della famiglia Bargagli, la cui decorazione fu portata avanti alla fine del Cinquecento da Francesco Vanni e da Ventura Salimbeni; la tela realizzata dal Vanni rappresenta San Giacinto resuscita un bambino affogato, mentre gli affreschi del Salimbeni mostrano quattro ulteriori miracoli legati alla leggenda dello stesso santo domenicano. Sui pilastri dell’altare maggiore vi sono quattro immagini di santi ad affresco (Caterina da Siena, Bernardino, Domenico e Caterina d’Alessandria), opere di Rutilio Manetti databili intorno al 1608.
Nel catino absidale troviamo un grande affresco con la Pentecoste di Giuseppe Nasini e al di sotto di esso è collocato un coro ligneo seicentesco, decorato con otto statuette in cartapesta dorata riferibili al Settecento. L’ampio spazio del transetto sinistro è decorato da una tela di Astolfo Petrazzi che rappresenta Santi in adorazione di una sacra immagine (qui riprodotta) e circondata da affreschi di Niccolò Franchini.
Proseguendo con la quarta cappella di sinistra troviamo al centro del grande altare in stucco una tavola con l’immagine del Cristo e lateralmente, nella parete di sinistra, è stata recentemente collocata una tela rappresentante il Crocifisso con la Maddalena, che si trovava in precedenza nella seconda cappella di destra.
Quest’ultima opera risulta essere una copia di una tela che Ventura Salimbeni realizzò a Roma durante il suo periodo di formazione e che oggi è conservata nei locali del convento della chiesa di Sant’Agostino nella capitale.
Nella cappella successiva incontriamo una tavola di Gerolamo del Pacchia con l’Incoronazione della Vergine, ai lati della quale trovano posto, in una scenografica collocazione, due statue con la Maddalena e San Girolamo in terracotta, vicine stilisticamente alle opere del Cozzarelli. Sulla parete laterale è invece un Crocifisso dipinto opera di Luca di Tommè.
Ancora alla mano di Giacomo Cozzarelli è ascrivibile la statua con Santa Caterina da Siena della seconda cappella, anche se le ridipinture che sono state eseguite nel corso dei secoli impediscono una corretta lettura dell’opera. Lo spazio è ulteriormente decorato con due modeste telette che ricordano lontanamente Francesco Vanni.
L’altare della prima cappella è abbellito da una Assunzione della Vergine fra i Santi Francesco e Caterina, realizzata del pittore Giacomo Pacchiarotti, conosciuto anche come Pacchiarotto. Nell’adiacente spazio della controfacciata infine si trova il Monumento funebre a Marco Landucci, scolpito da Gaetano Grazzini all’inizio del XIX secolo secondo il gusto neoclassico.

Orari di apertura

Giorno Orario
Domenica 11:00 - 13:00 , 14:00 - 17:00
Lunedì 10:30 - 13:30 , 14:30 - 17:30
Martedì 10:30 - 13:30 , 14:30 - 17:30
Mercoledì Closed
Giovedì 10:30 - 13:30 , 14:30 - 17:30
Venerdì 10:30 - 13:30 , 14:30 - 17:30
Sabato 10:30 - 13:30 , 14:30 - 17:30