Chiesa del Carmine

Via E. Cocchia, Avellino, AV, Italia (0)

Descrizione

Non lontano dalla sede istituzionale del Comune di Avellino (in piazza del Popolo) sorge una chiesa secentesca, vero gioiello di architettura, costruita agli inizi del XVII secolo per volere del Principe Camillo Caracciolo, Signore di Avellino.
Tale edificio, annesso al Monastero di S. Maria del Carmine (oggi andato perduto) era destinato a luogo di culto per le suore carmelitane e cappella privata della famiglia del principe.
Oltre al culto e alla fede la Chiesa del Carmine è stato il Pantheon dei Caracciolo di Avellino, al suo interno furono collocate le sepolture della stessa famiglia Caracciolo.
Di queste tombe non è rimasto molto. Secondo il Muscetta, nel 1854, queste furono rimosse e con esse scomparvero anche le lapidi ed i monumenti funerari, che ornavano le sepolture della famiglia principesca.

A rendere più imponente il Pantheon di famiglia si adopera anche Francesco Marino Caracciolo, il figlio di Marino II, che chiama in Avellino Cosimo Fanzago, al quale, tra gli altri lavori, furono commissionati anche quelli relativi ad alcune sculture nella chiesa di S. Maria del Carmine, come il bassorilievo marmoreo dell'Altare Maggiore della stessa chiesa.

Distrutto dal sisma del 29 novembre 1732, fu riedificato di sana pianta su progetto del canonico, nonché architetto avellinese, don Mario Antonio Del Gaudio.

Una triste pagina di questi episodi riguarda l'occupazione francese del 1799. Alcuni autori di storia locale hanno riferito degli eccidi commessi dai francesi e dai "sanfedisti" nei mesi di quel turbinoso anno.

A seguito dell'unificazione d'Italia avviene la soppressione delle Corporazioni religiose e successivamente, nel 1910, il Convento delle Monache di Via Clausura e la chiesa annessa vengono cedute al Comune di Avellino con la precipua destinazione ad opera di beneficenza e pubblica utilità. La chiesa viene aperta al culto.

Tra gli arredi sacri ceduti insieme alla struttura è compreso il quadro del soffitto raffigurante la Madonna del Carmine con altri Santi.
La tela raffigura la “Corte del principe Caracciolo sovrastata dall'immagine della Madonna del Carmine".

La tela del Carmine, di eccezionale valore, si deve all'opera di Angelo Michele Ricciardi, allievo di Francesco Solimena, ed eseguita nell'anno 1747. Ma questo non sarà l'unico quadro del Ricciardi presente nella Chiesa del Carmine.

Nel 1924 il vecchio monastero in Via Triggio fu trasformato in Orfanatrofio.

Di esso è sopravvissuto la sola chiesa del Carmine, fatta oggetto di due restauri, eseguiti, il primo all’indomani del terremoto e, l’altro, nel 2009, che hanno consentito di usufruire di un notevole luogo storico al quale è legato un passato glorioso di oltre quattro secoli di civiltà, fede e sana devozione di tanti avellinesi.

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