Scala dei Giganti
La scalinata realizzata tra il 1905 e il 1907 da Ruggero Berlam in collaborazione con il figlio Arduino ha un’imponenza scenografica. E' modulata per assecondare la sottostante galleria (detta prima della Fornace, poi di Montuzza, ora Scipione Sandrinelli) che fu realizzata, contemporaneamente alla scalinata, per facilitare il passaggio delle vie tramviarie a trazione elettrica per San Sabba, il Macello e via dell’Istria.
Le rampe di salita al colle furono realizzate in pietra bianca, quelle non visibili dalla piazza, invece, in ferro.
I parapetti ed i piani inferiori, riconoscibili per le linee curve delle rampe e delle decorazioni, sono opera di Arduino Berlam; le parti superiori -a partire dal belvedere con la vista sulla piazza e la nicchia con la fontana sono invece del padre Ruggero.
A fronte di un preventivo iniziale di 40.000 fiorini, la spesa effettiva ammontò a 180.000 fiorini.
La fontana al culmine della Scala dei Giganti fu costruita nel 1938 in occasione della visita di Benito Mussolini in città. Doveva rappresentare un fascio littorio di dimensioni enormi ma i lavori non furono mai portati a termine e attualmente è visibile solo quello che doveva costituire il supporto interno della struttura.