Palazzo della R.A.S. (Riunione Adriatica di Sicurtà)

Piazza della Repubblica 1, Trieste, TS, Italia (0)

Palazzo della R.A.S. (Riunione Adriatica di Sicurtà)

In piazza della Repubblica è possibile ammirare il Palazzo della RAS (Riunione Adriatica di Sicurtà), progettato in stile eclettico dagli architetti Ruggero e Arduino Berlam e costruito fra il 1910 e il 1914.
La società RAS nei primi anni del XIX aveva esteso la sua attività a diversi rami assicurativi ed aperto agenzie in varie capitali europee oltre che nelle grandi città italiane e dell’impero; si impose quindi la necessità di creare una nuova sede di rappresentanza nella città-madre. Nel 1908 fu perciò acquisto un lotto di terreno situato fra il Corso, Piazza Nuova (attuale piazza della Repubblica) e le vie Santa Caterina e Sant’Antonio (attuale via Dante Alighieri), nonchè acquistati ed abbattuti i preesistenti edifici di proprietà delle famiglie Bardeau, Treves, Sartorio e Pardi.
Per la realizzazione dell’edificio, il segretario generale della RAS, Arnoldo Frigyssey intraprese un viaggio in svariate capitali europee per visitare le sedi delle grandi compagnie assicurative e valutarne le caratteristiche.
L’edificio avrebbe dovuto ospitare tutti gli uffici della Compagnia, abitazioni civili ed attività commerciali nelle strade laterali. Al concorso bandito dalla società parteciparono dieci fra i migliori architetti a livello europeo, ma vinse lo studio triestino dei Berlam.
Il progetto, firmato da Ruggero e Arduino Berlam, porta la data del 2 dicembre 1910. La costruzione venne arretrata di alcuni metri rispetto alle pre-esistenti, al fine di aumentare la superficie della piazza e permettere una migliore osservazione della facciata principale.
L’edificio, a pianta rettangolare, è costituito da cinque piani, si ispira ai palazzi italiani del XVI secolo e si presenta come una sorta di palazzo rinascimentale ripensato, in cui la fascia dello zoccolo che lega il pianoterra ad ammezzato non è risolta con un bugnato ma con una sequenza di ampie vetrate schermate dalle inferriate realizzate dall’udinese Calligaris.
L’ingresso è caratterizzato da una scalinata chiusa da una ricca cancellata da cui si accede all’atrio voltato a botte con decorazioni a cassettoni. Nella lunetta dell’arco d’ingresso sono collocate due statue di Giovanni Meyer, raffiguranti Previdenza e Protezione mentre le statue poste in corrispondenza delle due colonne binate sono di Giovanni Marin.
Le finestre del quinto piano sono inserite entro una fascia orizzontale decorata. È notevole inoltre il gioco cromatico fra le superfici chiare in pietra d’Aurisina, gli spigoli più scuri e la fascia che incastona le finestre del quinto piano, realizzati in pietra di Brazza. Tre delle quattro facciate sono unitarie mentre quella sul Corso si distacca dalle altre.

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