Descrizione
Progettato dall’architetto Bartolomeo Bianco a partire dal 1634, fu voluto da Paolo Balbi come sede del Collegio della Compagnia di Gesù di cui il nobile era membro. Il Collegio di Genova fu un istituto di formazione superiore gratuita, organizzato in un corso inferiore e uno superiore che contemplavano esami finali. Nel 1676, i Padri ottennero la possibilità di conferire le lauree e il Collegio divenne una vera e propria Università. Gli spazi, nella loro monumentalità, furono pensati dal Bianco appositamente per ospitare le attività didattiche e le residenze dei gesuiti. Al piano terra, oltre al grande cortile che aveva funzione di luogo di ritrovo della comunità studentesca, troviamo l’Aula di Legge (oggi Cabella), decorata da delicati stucchi settecenteschi e da dipinti ascrivibili all’ambito di Sebastiano e Giuseppe Galeotti e l’Aula di Teologia (oggi Cappella Universitaria), nella quale spiccano i bassorilievi bronzei realizzati da Giambologna e Pietro Francavilla per una cappella funebre della famiglia Grimaldi nella chiesa di san Francesco di Castelletto e portati qui nel 1802 in seguito alla soppressione del complesso francescano. Il vero e proprio centro ideologico della retorica gesuita è rappresentato dal Salone al primo piano, decorato tra il 1683 e il 1684 dal genovese Giovanni Andrea Carlone. Le statue bronzee raffiguranti le “Virtù” e attribuibili a Giambologna e Francavilla provengono anch’esse dalla tomba Grimaldi. Al centro della volta doveva ammirarsi l’affresco raffigurante un tema molto caro all’Ordine: il “Trionfo del Nome di Gesù” alla presenza della Vergine e dei principali santi fondatori della Compagnia come Ignazio di Loyola, Francesco Saverio e Francesco Borgia. Il riquadro fu distrutto nel 1868 dal bombardamento dell’esercito piemontese e fu sostituito da un nuovo affresco di Giuseppe Isola, pittore genovese e Professore all’Accademia Ligustica di Belle Arti; questo, in seguito ai danni causati dai bombardamenti dell’ultimo conflitto mondiale, fu sostituito nel 1958 da una nuova decorazione realizzata dall’artista Francesco Menzio. Nel 1773 fu soppressa la Compagnia di Gesù e il Collegio divenne Università statale sotto il controllo della Repubblica di Genova. Nel corso degli anni si arricchì di nuovi corsi e nel 1803 fu completa di tutte le facoltà. Nel 1885 divenne Università di primo livello. L’edificio è oggi sede di alcuni dipartimenti della Scuola di Scienze Sociali, del Rettorato e dell’Ateneo genovese.
Via Balbi
La via si inserisce nel sistema delle “Strade Nuove” (assieme a Strada Nuova e a Via Cairoli), le quali formano un contesto urbano composto principalmente da due assi residenziali di età moderna. Dal 13 luglio 2006 esse sono state incluse nella Lista del Patrimonio dell’Umanità UNESCO, insieme al sistema dei “Palazzi dei Rolli”. L’“elenco degli Alloggiamenti pubblici o Rolli”, ufficializzato nel 1576 da un Decreto del Senato, promulgava una lista ufficiale di palazzi (142 in tutto). In assenza di un palazzo reale, esso obbligava i proprietari di queste dimore ad ospitare, a turno, le visite di stato. A seconda del grado di importanza dell’ospite in visita veniva scelto un palazzo per ospitarlo: più elevato era il suo grado di nobiltà, più fastoso doveva essere il palazzo e più ricca la famiglia che aveva l’onore e l’onere di accoglierlo. Nei successivi aggiornamenti degli elenchi dei Rolli (1576-1588-1599-1614-1664) furono inclusi tutti i palazzi di Strada Nuova.