Descrizione
Palazzo Vescovile Nuovo che è uno dei segni più concreti dell’operato del vescovo Scipione de’ Ricci, personaggio molto importante e discusso del panorama pistoiese della fine del ‘700: nato da famiglia nobile fiorentina, diventa vescovo di Pistoia e Prato nel 1780 e inizia il suo apostolato nelle due città sostenuto della sue idee di riforma ecclesiale dal granduca Pietro Leopoldo I. Non essendo possibile adattare l’antico palazzo Vescovile ubicato in aderenza alla Cattedrale alle nuove esigenze del Vescovo, viene realizzato un edificio ex novo nei pressi del Seminario. Il progetto viene affidato all’architetto pistoiese Stefano Ciardi, che realizza un edificio di impianto rettangolare che si innalza di due piani oltre quello terreno. La facciata lungo via Puccini presenta uno pseudo porticato che evidenzia l’ingresso, delimitandolo con quattro colonne che sorreggono un terrazzino. Il finto bugnato, realizzato con un economico intonaco, dona un senso di sobrietà e rigore alla facciata, che si contrappone al più plastico prospetto interno, che domina il giardino. L’atrio presenta dimensioni importanti e riprende le suggestioni degli ambienti romani: una pianta rettangolare divisa in tre navate da quattro colonne tuscaniche binate accoglieva la carrozza del vescovo che poteva accedere in modo privato alla sua residenza. Tramite lo scalone monumentale, composto da due rampe rettilinee, si accede alla maestosa sala di rappresentanza, ambiente a doppio volume con una cupola decorata da lacunari con rosette. La sala è divisa in due livelli: in basso questa serie di colonne ioniche binate simula un porticato, una piazza dentro il palazzo, mentre il livello superiore è costituito da terrazzini che ricordano l’impostazione di una sala da ballo. Da questo ambiente si accede all’ala privata del Vescovo, con una serie di stanze poste in enfilade, e agli ambienti dedicati alla funzione pubblica, come la sala di udienza, dove tutto l’apparato pittorico realizzato da Luigi Catani svolge la funzione di narrare il pensiero di Scipione e il suo rapporto con il Granduca.