Descrizione
L’edificio che ospita il Museo Diocesano d’Arte Sacra di Genova presenta una struttura complessa e stratificata, risultato dei molteplici interventi che si sono succeduti nel tempo. Fu edificato come residenza dei Canonici della Cattedrale di San Lorenzo nella seconda metà del XII secolo, in un’ area oggetto di insediamenti già in età romana. Nel Cinquecento, furono avviati interventi di modifica dell’edificio, e al 1653 risalgono la sopraelevazione di due piani e la conseguente sostituzione dei loggiati romanici in marmo bianco e pietra nera di promontorio, caratterizzati da arcatelle sorrette da colonne binate, con arcate più ampie e massicce, sorrette da robusti pilastri. Al Settecento risalgono gli affreschi del loggiato superiore nei quali sono celebrati i “Fasti del Capitolo dei Canonici”. Dopo un lungo periodo di degrado e la vendita al Comune di Genova nel 1923, negli anni Ottanta l’Arcidiocesi di Genova poté ottenere in comodato gratuito l’edificio per destinarlo a sede del futuro Museo Diocesano. Restaurato tra il 1988 e il 1992, il nuovo museo fu inaugurato nel 2000. Le indagini archeologiche compiute prima dell’inizio del cantiere riportarono alla luce preziosi reperti, tra cui una casa di epoca romana risalente al I sec. a. C. Ai piani superiori, le camere dei Canonici rivelarono preziosi paramenti murari risalenti al XIII secolo, tra cui un interessante Ciclo dei mesi. Il Museo Diocesano nacque con l’intento di diventare un punto di riferimento per i beni culturali della diocesi: è infatti preposto alla conservazione delle opere d’arte qualora queste si trovino in situazioni inadeguate o in condizioni di rischio, oppure quando non abbiano più interesse ai fini del culto. Luogo della memoria della comunità cristiana locale, il Museo provvede alla valorizzazione e alla conoscenza del patrimonio artistico diocesano organizzando e promuovendo attività diverse tali da costituire l’irrinunciabile raccordo tra la storia e l’arte cristiana con il presente. Oltre ad un’importantissima collezione di opere di pittura, scultura, oreficeria e codici miniati, il museo custodisce i cosiddetti “Blu di Genova”: 14 tele di lino blu tinte con indaco con dipinti a monocromo scene della Passione di Cristo; realizzati tra il XVI e il XVIII secolo possono essere considerati a pieno titolo illustri antenati delle tele di Genova o jeans.