Parco di Villa Durazzo Pallavicini

Via Ignazio Pallavicini, 11, Genova, GE, Italia (0)

Descrizione

Il parco fu costruito, per volere del Marchese Ignazio Pallavicini, alle spalle del suo palazzo settecentesco, oggi sede del Museo Archeologico Ligure e dell’Orto Botanico fondato alla fine del Settecento dalla zia Clelia Durazzo Grimaldi, eminente studiosa di botanica. Questa realizzazione si inseriva in un ampio programma di trasformazione di Pegli in stazione balneare e turistica, e che vide la costruzione della stazione ferroviaria (1854) che il marchese Pallavicini favorì e dalla costruzione dell'albergo Michel (1857). La ristrutturazione del palazzo e la costruzione del parco iniziarono nel 1840, quando Ignazio Pallavicini ne diventò l'unico proprietario. La progettazione del parco, comprese le opere architettoniche, fu affidata allo scenografo genovese Michele Canzio, che in quegli anni lavorava per il Teatro dell’Opera Carlo Felice. Considerate le impervie condizioni dell'area, le operazioni di costruzione del parco furono molto complesse e videro impegnati 350 operai. Nel settembre 1846, in occasione dell'VIII Congresso degli Scienziati Italiani che si tenne a Genova, il marchese invitò ufficialmente un gruppo di studiosi ad inaugurare il nuovo parco della sua villa anche se il giardino non era ancora del tutto concluso. Nel 1856 il marchese arricchì il giardino di varie piante, specialmente rose e piante d'alto fusto; pare che proprio in questa occasione siano state messe a dimora le numerose piante di camelie che sono diventate nel tempo un motivo di vanto per il parco. Nel 1928 la principessa Matilde Giustinani donò la villa, il parco e l'orto botanico al Comune di Genova. L'atto di donazione imponeva che la villa e il suo parco fossero destinati ad uso pubblico. Al di là delle pregevoli caratteristiche architettoniche, paesaggistiche e botaniche, ciò che rende raro ed eccezionale il parco è il suo singolare carattere teatrale. Il giardino è stato concepito, infatti, come scenario per una rappresentazione filosofico-fiabesca che si sviluppa lungo il percorso principale. Percorrendo questo sentiero il parco si presenta come una sequenza di scene composte da uno o più edifici e da vegetazione arborea ed arbustiva idonea a suscitare particolari emozioni e sentimenti. Secondo uno schema tipico del melodramma, Canzio e Pallavicini avevano organizzato una trama teatrale articolata in un prologo più tre atti composti ciascuno da quattro scene. Proprio al fine di assicurare la comprensione di questo anomalo spettacolo all'aperto, i visitatori erano in origine accompagnati da alcune guide che avevano il compito di spiegare, e arricchire con particolari fiabeschi, le varie scenografie. Dopo un periodo di chiusura dovuto ad un complesso intervento di restauro, il parco riaprirà al pubblico il 23 settembre 2016.


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