Descrizione
San Vitale nasce nel 1080 come chiesa suburbana situata fuori dalla prima cerchia muraria e lungo la via Cassia, decumano della città nonché una delle più importanti strade consolari romane che collegava Firenze, Pistoia e Lucca per poi proseguire verso Roma. La chiesa presentava un assetto murario in alberese lasciato a vista, ancora visibile in una zona della facciata laterale. Lungo la via Cassia esisteva un portico di accesso all'ingresso laterale, accanto al quale vi era l'immagine di S. Cristoforo, molto significativa per i viandanti.
Nel 1609 l'antico complesso venne demolito per decisione della Comunità civica, sia per motivi di degrado della chiesa stessa, sia perchè, con la sua presenza, condizionava l'assetto viario che risultava irregolare. L'anno successivo dettero quindi inizio alla costruzione della nuova chiesa, in una zona vicino all'antico sito. I lavori procedettero con alcune difficoltà, sia per problemi di reperimento fondi, che vennero chiesti anche alla comunità cittadina, sia per l’opposizione dei proprietari a cedere il terreno necessario per la nuova costruzione.
La chiesa si presentava ad aula unica, con due ingressi, uno su via del Corso e l'altro su via di Porta Lucchese. Il presbiterio era delimitato da una balaustra in pietra, al di là del quale si trovava l'altare maggiore, anch'esso in pietra, con semicolonne poggianti su plinti sui quali si trovava lo stemma della famiglia Ricciardi; sull'altare era presente anche l'immagine della Vergine con S. Vitale e altri Santi. Ai lati dell'altare vi erano due passaggi, uno dei quali conduceva alla sacrestia; sopra ogni porta vi era un tabernacolo, in uno era dipinta l'immagine della Vergine Annunciata, nell'altro l'Angelo Annunciante.
Su questo assetto intorno al 1750 vennero effettuati dei lavori di ristrutturazione sia della chiesa che della canonica, dato che agli occhi dei pistoiesi la chiesa era priva di proporzioni e di regolarità. Dei lavori se ne occuparono i Vannetti, che presentarono due diversi progetti, con il fine di regolarizzare l'aula e costruire una nuova volta, realizzando anche lavori di consolidamento.
L'altare maggiore e i due altari laterali vennero smontati al momento della ristrutturazione per poi essere rimontati con delle integrazioni. Venne commissionato un nuovo dipinto per l'altare maggiore che avrebbe sostituito quello precedente rappresentante la Sacra conversazione con la Vergine, San Sebastiano e San Vitale, opera di Bernardino del Signoraccio. La nuova opera raffigurava la Madonna con il Figlio in braccio, San Vitale, San Barnaba, San Sebastiano, Sant'Onofrio, Sant' Antonio abate e venne realizzata da Gregorio Giusti. Negli altari laterali vennero ricollocati il preesistente crocifisso (a destra) e la tavola della Natività di Maria (a sinistra). Alle pareti vennero poi collocati alcuni dipinti di Innocenzo Ansaldi raffiguranti immagini della vita di S. Vitale.
La ristrutturazione si concluse nel 1757, quando venne inserita l'epigrafe commemorativa in facciata, anch'essa oggetto di ammodernamenti.
La facciata presenta due ordini sovrapposti, divisi da un’ampia cornice aggettante: quello inferiore è costituito da quattro lesene ioniche, quello superiore da quattro lesene doriche, in asse con quelle sottostanti. Entambi gli ordini sono coronati da una trabeazione tripartita. Il portale è arricchito da una cornice in pietra, con volute laterali e un timpano curvilineo spezzato con al centro uno stemma, anch’esso con volute. La facciata è coronata da un timpano triangolare, in cui viene riproposta la struttura verticale degli ordini sottostanti e la cornice aggettante nella parte alta.