Descrizione
Il Palazzo, residenza cittadina della famiglia Fabroni fin dal XVII secolo, assunse queste forme nel 1600, quando i vari corpi edilizi presenti furono riuniti in una ristrutturazione complessiva che conferì al palazzo l’aspetto attuale, con la nuova facciata elegante e scenografica, caratteristica per il suo andamento curvilineo. Divenuto proprietà della Comunità civica di Pistoia nel 1861, il palazzo subì modifiche ed adattamenti alle varie funzioni pubbliche che assunse fino all’ultimo lungo restauro che ha liberato la struttura architettonica dalle modifiche e superfetazioni otto-novecentesche e ha riportato in luce elementi preesistenti delle case-torri trecentesche. Al termine degli interventi di recupero, il palazzo viene destinato a luogo adatto allo svolgimento di attività espositive di arte contemporanea e in seguito a sede museale vera e propria. La collezione, inaugurata nel 1997 e costituita da fondi civici originari, acquisizioni e donazioni, consente un itinerario attraverso il panorama artistico dell’arte contemporanea dal dopoguerra ai giorni nostri. Il percorso museale prosegue con le sale collettive che ospitano le opere donate al Comune di Pistoia da molti degli artisti intervenuti dal 1990 a Palazzo Fabroni con mostre personali o tematiche. Tra gli autori presenti si trovano testimoniati con opere di tutto rilievo di Roberto Barni, Bizhan Bassiri, Umberto Buscioni, Jannis Kounellis, Vittorio Messina, Claudio Parmiggiani, Alfredo Pirri, Gianni Ruffi. Nell’autunno del 2011 la collezione si è arricchita di undici ritratti fotografici di artisti donati da Aurelio Amendola al Comune di Pistoia. Una sala è dedicata alle “esperienze” dell'artista pistoiese Fernando Melani dal 1945 al 1985: opere di dimensioni maggiori e particolari ‘progetti’ che non hanno trovato spazio nella casa-studio di Corso Gramsci e dove si riflette l'intera esperienza artistica dell'autore. Il museo accoglie, oltre alla permanente, mostre temporanee che negli ultimi anni hanno affrontato i temi insiti nel rapporto fra arte contemporanea e paesaggio.
