Descrizione
Il Museo Marino Marini, sede sia del Centro di Documentazione e della Fondazione Marino Marini, occupa gli ambienti del complesso monumentale del Tau, anticamente composto dal Convento e della Chiesa. L’ingresso al museo avviene attraverso la trasformazione del chiostro in atrio, tramite la copertura a piramide rovesciata in vetro che fa defluire le acque piovane in un antico pozzo. Nelle sale del Convento è presente una ricca collezione di opere testimoni della produzione artistica di Marino e delle tematiche affrontate: la figura equestre, la Pomona, il ritratto, gli acrobati e i personaggi del circo e del teatro. La collezione può vantare anche una gipsoteca con oltre 100 opere che è luogo importante per gli studiosi in quanto raccoglie un nucleo di pezzi unici spesso ritoccati con il colore dallo stesso artista. La Fondazione Marini è stata istituita al fine di assicurare la conservazione, la tutela e la valorizzazione dell'opera e del patrimonio artistico di Marino Marini, di favorirne una migliore conoscenza sia in Italia che all'estero tramite la promozione e il patrocinio di mostre antologiche, pubblicazioni d'arte ed ogni altra iniziativa, in particolare di ricerca e di studio, atta a valorizzare l'opera e la memoria dell'Artista. E' patrimonio del Centro, oltre alle opere, una biblioteca specializzata sull'attività di Marino: monografie, cataloghi, riviste d'arte, nonchè una raccolta completa di ritagli stampa tratti dai quotidiani dal 1927 ad oggi.
Chiesa del Tau
La Chiesa del Tau fu edificata intorno alla prima metà del 1300 da Fra’ Giovanni Guidotti che la donò ai Canonici Regolari di S.Antonio Abate o del Tau. L’interno, a navata unica presentava uno dei più importanti cicli gotici ad affresco della città, di notevole bellezza, databile al XIV° secolo. Gli affreschi, ad opera di Niccolò di Tommaso e di alcuni collaboratori pistoiesi, illustrano nelle fasce laterali, su tre ordini sovrapposti, storie dell’Antico Testamento, del Nuovo testamento e della vita di S. Antonio Abate. Ciascuna delle dodici vele invece, che costituisco la copertura della chiesa, è dedicata ad un episodio della Genesi, dalla Creazione del cielo e della Terra ai Giganti. Con la fine dell’ordine, nel 1787, la chiesa fu sconsacrata e trasformata in appartamenti: l’interno, a navata unica e decorato con affreschi, fu diviso in tre piani e la costruzione di solai, tramezzi, nonché l’apertura di finestre, produsse diversi danneggiamenti sia alle mura che alle stesse decorazioni. I restauri, iniziati nel 1962, hanno tuttavia permesso il recupero di quello che rappresenta L’esterno della Chiesa, visibile su tre lati, è costituito da tre campate rettangolari, scandite da grandi archi a tutto sesto e coperte da volte ogivali a crociera assai pronunciate. Il rivestimento in pietra forte costituisce l’unico esempio di tal genere in città. Con i successivi interventi del 2008 la Chiesa ha accolto alcuni bronzi di Marini che ne hanno dato nuova visibilità.
